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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta sugli appalti di Bisconte, Croce resta ai domiciliari ma può andare a Roma

Lo ha deciso il tribunale del Riesame per l’ormai ex capo dell’Ufficio regionale sul dissesto idrogeologico finito agli arresti nell’inchiesta con undici indagati per corruzione e finanziamento illecito per la campagna elettorale

Resta agli arresti domiciliari ma potrà spostarsi da Palermo a Roma dove da tempo ha la residenza.

Lo ha deciso il tribunale del Riesame per l’ormai ex capo dell’Ufficio regionale sul dissesto idrogeologico Maurizio Croce finito agli arresti domiciliari nell’inchiesta con undici indagati a vario titolo per corruzione e finanziamento illecito per la campagna elettorale che lo ha visto candidato a sindaco di Messina alle ultime competizioni elettorali.

I giudici hanno rigettato la richiesta del suo difensore, l’avvocato Fabrizio Biondo, che aveva chiesto una misura meno afflittiva mentre la procura. Analoga istanza è stata presentata dall’avvocato Nunzio Rosso per Francesco Vazzana, l'ex capo dell'Arpa coinvolto anche come gestore di fatto - secondo gli inquirenti - del negozio di abbigliamento Salotto di Messina anche lui ai domiciliari dopo le rivelazioni dell’imprenditore Giuseppe Capizzi di Bronte, sindaco di Maletto nel 2023, che con il Consorzio stabile progettisti e costruttori si è aggiudicato i lavori per la riqualificazione del torrente Bisconte-Cataratti banditi dall'ufficio di Croce e finiti sott’inchiesta.

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