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Cronaca

Due anni fa la tragica morte del nostromo Puleo, la famiglia attende ancora giustizia

Il prossimo aprile l'udienza sull'incidente mortale avvenuto nel febbraio 2021 sulla nave Elio

Sono passati esattamente due anni dalla morte di Gaetano Puleo, il nostromo vittima di un incidente il 24 febbraio 2021,  durante le fasi di ormeggio del traghetto "Elio" di Caronte & Tourist. Il 18 aprile l'udienza in tribunale, rinviata su richiesta dei legali, dopo la costituzione come parte civile da parte di Inail, Anmil (associazione nazionale mutilati ed invalidi sul lavoro) e Cosmar, Sindacato nazionale marittimi.

I familiari della vittima, assistiti dagli avvocati Claudio Calabrò e Francesco Rizzo. I due legali, in un comunicato stampa, riepilogano le fasi d'indagine e l'attività della difesa. "Sono stati escussi numerosissimi testi, tra i quali membri dell’equipaggio, ormeggiatori, pilotini etc, e sono stati nominati consulenti tecnici, segnatamente il dottor Bondì (medico legale) e l’Ingegner Giorgio Orlando (perito navale). Altresì è stato svolto il sopralluogo sulla nave congiuntamente alla Capitaneria di Porto, considerato che la richiesta di incidente probatorio ex art. 392 c.p.p promossa dai legali di parte civile non fu accolta. E’ stato più volte sollecitato al pm titolare del fascicolo il deposito della Ctu medico legale, ovvero dell’autopsia, a cagione del ritardo verificatosi per l’esperimento dei referti tossicologici. E’ bene rammentare, peraltro, che la famiglia Puleo ebbe a manifestare contro tale procrastinarsi del tempo con un clamoroso sit-in dinnanzi al tribunale il 14 aprile e che, successivamente, i difensori presentarono istanza di avocazione alla Procura Generale. Infine, la difesa ha avanzato richiesta di inchiesta formale, esperita ai sensi del codice della navigazione dalla Direzione Marittima di Catania, la quale ha rassegnato alla Procura della Repubblica di Messina un dovizioso rapporto sulla inequivoca responsabilita’ del sinistro. Sinistro per il quale, conclusivamente, occorre altresì sottolineare che nella rubrica del capo di imputazione per l’ipotesi di omicidio colposo, aggravato dalla violazione delle norme in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro, viene pure indicata la circostanza che 'analogo evento a quello occorso al Puleo si era verificato nel mese di settembre 2020 a danno di altro marinaio in servizio sulla N/T Elio e non adottava idonee misure atte ad identificare e rimuovere la causa dell’evento e limitare al minimo i rischi dei lavoratori'".

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