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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Tusa

L'avvocato morto per trombosi dopo il vaccino anti-Covid, la famiglia vuole riaprire le indagini

L'istanza per far luce sul decesso del 46enne Mario Turrisi avvenuta nell'aprile 2021. Il personale medico aveva segnalato il caso all'Aifa: all'uomo era stato somministrato il vaccino AstraZeneca

A pochi giorno dalla richiesta di riaprire le indagini sulla morte di Augusta Turiaco, la docente morta in seguito al vaccino AstraZeneca, da Tusa arriva un'istanza analoga. A firmarla sono gli avvocati Angelo Tudisca e Assunta Costanza per conto della sorella di Mario Turrisi, il professionista morto per trombosi nell'aprile 2021. Il personale medico aveva segnalato il suo caso all'Aifa: all'uomo era stato infatti somministrato il vaccino AstraZeneca un mese prima del decesso nell'ospedale di Mistretta. Adesso i familiari vogliono riaccendere i riflettori sulla vicenda e attribuire eventuali responsabilità per omicidio colposo.

I legali hanno chiesto “l’accertamento della verità con la risposta agli allarmanti interrogativi rimasti privi di accertamenti rispetto ad un vaccino, che dalla fine del 2021 non è stato più utilizzato in Italia e in altri paesi
europei, e che ha causato la morte di giovani donne e uomini”.

Tanti gli interrogativi posti alla Procura di Messina: “I trials sulla sperimentazione sono stati condotti e aggiornati in maniera corretta? Come mai non hanno tenuto conto degli studi scientifici pubblicati già negli anni 2000 sull’uso degli adenovirus come “vettori”, che evidenziavano possibili problemi di trombocitopenia e di coagulazione negli animali? Perché le comunicazioni e le informazioni sugli effetti collaterali del vaccino AstraZeneca, e in particolare sui possibili coaguli di sangue con piastrine basse, sono state divulgate in modo ufficiale solo il 25 marzo 2021, laddove vi erano stati già dei casi in Inghilterra a partire dalla fine di gennaio del 2021? Perché a seguito dei gravi eventi trombotici verificatisi in Inghilterra già nei mesi di gennaio e febbraio 2021, non si è provveduto all’immediato aggiornamento e modifica del consenso informato e del foglietto illustrativo del vaccino somministrato in Italia?

E ancora: "perché la sospensione in Italia per gli under 60 a partire dal mese di giugno 2021 e in ultimo l’uscita dal mercato nel 2023 del vaccino, così come tanti altri interrogativi sono rimasti senza risposta, AstraZeneca ha ottemperato al rigoroso dovere di farmacovigilanza attiva, ha rispettato gli obblighi specifici, perché ha tardato ad aggiornare il rapporto rischio/beneficio?”.

I legali hanno chiesto l’audizione della professoressa Maha Otham, del Prof. Hamid Merchant, della Prof.ssa Sue Pavord nonché della giornalista Claudia Di Pasquale.
Analoga iniziativa hanno intrapreso i legali Valerio Messina, Stefano Maccioni,  Cozza Antonio, Carmelo Peluso e Daniela Agnelo che rappresentano i familiari di altre vittime di Astrazeneca.
"Le famiglie - conclude la nota -  non si fermano e vogliono chiarezza e verità, risposte e chiarimenti su un vaccino che ha determinato la morte dei propri congiunti. Allo stato attuale, permangono le diverse ombre e gli inquietanti dubbi e si auspica che questa volta il Coordinamento delle Procure italiane ed europee che si è occupato delle morti italiane ed estere a causa del l’accertamento della verità con la risposta agli allarmanti interrogativi rimasti privi di accertamenti rispetto ad un vaccino ritirato dalla somministrazione che ha causato la morte di giovani donne e uomini“.

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