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Cronaca

Dall'occupazione del suolo pubblico a quella della Soprintendenza, cresce la protesta: “Vogliamo risposte”

L'iniziativa del vicepresidente del Consiglio Interdonato insieme ai partecipanti della manifestazione dei tavolini: “La guerra col Comune tiene in ostaggio la città e gli imprenditori”

Si fa sempre più duro lo scontro e le proteste contro la soprintendenza di Messina sulla mancanza di linee guida per l'occupazione del suolo pubblico nel centro storico.

Il vice presidente vicario del consiglio comunale del Comune di Messina Nino Interdonato ha annuncia l'occupazione degli uffici della Soprintendenza insieme ai partecipanti della manifestazione dei tavoli, in assenza di risposte più volte sollecitate.

“Ho una discreta competenza sul  tema dell’occupazione suolo pubblico  in città – spiega Interdonato  – e conosco alla perfezione l’iter e i problemi avendo riscritto personalmente il regolamento comunale. Non mi sono mai interessato delle singole vicende, ma di problemi di carattere complessivo e gestionale. Il dibattito che sta investendo in questi giorni la città, sulla realizzazione di gazebo e dehors è soltanto frutto dell’assenza di un serio protocollo di intesa contenente delle precise linee guida in tema di arredo”.

Secondo Interdonato la "guerra" tra il Comune di Messina e la Soprintendenza,  tiene in ostaggio la città e gli imprenditori. “E' un assurdo e non può essere rimessa alla semplice valutazione discrezionale del burocrate di turno. Dopo mesi di chiacchiere – ha evidenziato l'esponenente di Sicilia Futura  - accompagnate da note inutili e frettolose, per cercare di mettere una pezza alla mancanza delle nuove linee guida, mi sono fatto carico di inviarle direttamente  alla Soprintendenza di Messina, ma nessuno ad ora, dopo oltre 7 giorni, si è fatto sentire. Staranno certamente approfondendo la materia ma sono pur sempre 2 paginette, di aggiornamento. Pertanto abbiamo deciso che mercoledì prossimo, alle ore 11.30, insieme ai partecipanti della Manifestazione dei tavolini, procederemo all’occupazione pacifica degli uffici della Soprintenza ai beni culturali di Messina, sino a quando non saranno sottoscritte le nuove linee guida. Sono certo  - ha conclsuo - che stavolta si uniranno a noi il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Francesco Triolo ed il presidente dell’Ordine degli architetti Pino Falzea”.

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