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Cronaca

Ponte, Pnrr e collegamento dinamico: tutti i nodi in commissione ambiente e trasporti

Alle audizioni alla Camera emerge ancora una volta l'invito a concentrarsi sui fondi già stanziati per migliorare l'attraversamento e favorire la transizione ecologica

Il collegamento stabile nello Stretto? Meglio quello “dinamico”, già finanziato con 510 milioni di fondi del Pnrr piuttosto che un progetto più che a campata unica campato in aria, senza tutte le autorizzazioni previste né copertura finanziaria.

Sono queste alcune delle motivazioni già emerse durante le audizioni alla Camera per il Ponte sullo Stretto e sulla quale il fronte del no all’infrastruttura sta puntando per mettere in evidenza come l’accanimento nel ripescare dall’oblio un progetto vecchio di quarant’anni rischia ora di fare solo danno.

L’invito all’'Italia a concentrarsi sull'attuazione del Pnrr, che è un "problema di grande urgenza" e lasciare perdere "questioni secondarie" come il Ponte sullo stretto di Messina o la Flat Tax è un monito già lanciato dal commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, che aveva fatto infuriare la Lega, che lo aveva accusato di "remare contro" il Paese.

In Italia "riusciamo a dare una enorme attenzione a enormi problemi che non sono dietro l'angolo come il ponte sullo Stretto e la flat tax e ci dimentichiamo che c'è un problema di urgenza e attualità come il Pnrr, che non mi sembra al centro nostre preoccupazioni". Anche il sì alla Commissione Trasporti e ambiente del Parlamento europeo è un sì ad un'opera astratta, non a quella resuscitata dal governo come da più parti si tenta di far credere.

Quello del Pnrr e del collegamento dinamico è tornato più volte anche nelle argomentazioni poste avanti alle Commissioni riunite VIII Ambiente e IX Trasporti, in sede referente, che proseguono con l’esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 35 del 2023, recante disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria. 

Secondo tecnici e ambientalisti, le opere finanziate dal Pnrr sono già in corso di esecuzione e quando saranno attuate potranno davvero essere utili a passeggeri e merci che transiteranno comodamente e a minor costo via mare senza l’impatto ambientale di un ponte che ha già macinato miliardi inutilmente.

Il Pnrr per migliorare l’attraversamento dinamico dello Stretto di Messina ha già mosso i primi passi con l’inaugurazione della nave green Iginia.

Le risorse stanziate per gli interventi ammontano a 510 milioni di euro. Si tratta del più ampio investimento nell’area dello Stretto effettuato dallo Stato da molti anni a questa parte.

Prevede, oltre una nuova nave per il collegamento tra la Sardegna e la Sicilia, anche navi e treni veloci ed ecologici, nonché la riqualificazione delle stazioni ferroviarie di Messina, Reggio e Villa San Giovanni e di approdi e stazioni marittime che saranno potenziati.

Due visioni a confronto di sviluppo che saranno centrali anche nelle prossime audizioni alla Camera. Oltre quella del sindaco Federico Basile, del presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Messina Santi Trovato, del presidente dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto, Mario Paolo Mega e di Rete ferroviaria italiana (RFI) Spa, sono previste tra gli altri le audizioni informali, anche in videoconferenza, di rappresentanti dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), di Aurelio Angelini, docente di Sociologia dell’Ambiente e del Territorio dell’Università di Palermo, Giuseppe Fiammenghi, già direttore generale della Società Stretto di Messina, rappresentanti della Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU), i docenti del La Sapienza di Roma Gianluca Maria Esposito e  Francesco Napolitano, rappresentanti di Verdi Ambiente e Società, Alberto Ziparo, professore associato di Tecnica e pianificazione urbanistica all’Università degli studi di Firenze, Ferruccio Resta, professore ordinario di Meccanica applicata alle macchine al Politecnico di Milano, rappresentanti della Struttura tecnica di missione per l'indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l'alta sorveglianza del Mit, rappresentanti del Consiglio superiore dei lavori pubblici e del commissario straordinario del Governo della Società Stretto di Messina Spa, Vincenzo Fortunato.

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