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Cronaca

Il comitato "Invece del Ponte" non si...Lega: si accende il dibattito fra oppositori e fautori dell'opera

Mentre a Roma il ministro Salvini è stato richiamato a riscrivere il decreto, nella città dello Stretto al coro dei no ribattono i sostenitori della realizzazione dell'infrastruttura

Un decreto per cui c'è l'ok da parte del governo ma che deve comunque riportare delle modifiche alla luce delle richieste dell'aula. Mentre a Roma si lavora per la realizzazione della grande infrastruttura, a Messina si riaccende il dibattito fra il comitato "Invece del ponte" e i consiglieri messinesi della Lega. 

"Nel corso del Consiglio dei Ministri del 16 marzo 2022 sono stati approvati la delega fiscale e il progetto di legge sull'autonomia differenziata ma il decreto ponte, come si dice in questi casi, è stato approvato "salvo intese".  Questo significa -in parole povere- " riportati il decreto a casa, riscrivilo e poi ne riparliamo". I motivi sono sempre gli stessi, la resuscitazione dei morti: la “società Stretto” i vecchi contratti,un progetto definitivo mai approvato, i contenziosi irrisolti, la pretesa di affidare un'opera da 10 miliardi senza gara, la mancanza di finanziamenti, la violazione palese di ogni norma ambientale e partecipativa …. e qui ci fermiamo ma la lista sarebbe ancora molto lunga", scrivono in una nota Elio Conti Nibali e Guido Signorino. 

"A tutti questi motivi di carattere sostanziale se ne aggiungono altri di carattere formale ma non meno importanti. Più di uno ha contestato che cotanta disciplina non può essere fatta con decreto legge che, come è noto, può essere utilizzato per comprovati motivi di necessità ed urgenza.
Ora sulla necessità si può discutere ma sull'urgenza l'asino casca e si fa male. Non vorremmo davvero essere nei panni dei tecnici che dovranno cercare di inventarsi l’impossibile per tradurre in norme quello che spericolatamente si  cerca di introdurre", proseguono. 

"Ed ecco che a qualcuno che, con poca modestia, si immagina come un novello Cavour pronto ad unificare l’Italia, fanno eco i referenti locali, assenti da sempre nelle battaglie davvero utili per il nostro territorio, che continuano però nei loro viaggi della speranza a Roma alla ricerca di qualche incarico. Ci piace, allora, smentire i titoloni dei giornali e rassicurare i cittadini: non  c'è alcun decreto, c’è solo tanta propaganda, non c'è nessun passo avanti anzi,un altro passo indietro.  Basta con il si ideologico all’inutile ponte, diciamo invece mille SI ad investimenti davvero utili per l’area dello Stretto", sottolineano. "La lista è lunga ma volendo ricordare -ai più distratti- i principali, cominciamo dal potenziamento e ammodernamento delle strutture portuali, dei nodi intermodali, delle ferrovie e delle reti stradali e autostradali, utilizzando le risorse finanziarie già pronte", concludono. 

Immediata è arrivata la risposta dei consiglieri comunali Giuseppe Villari e Amalia Centofanti di "Lega - Prima l’Italia a Messina".  “Il centrodestra ha vinto le elezioni politiche e regionali e, sin da subito, ha messo in campo azioni concrete nell’interesse esclusivo dei cittadini e, nel nostro caso specifico, dei siciliani. Da parte di certa sinistra ravvisiamo, invece, un costante ideologico e irrazionale ambientalismo. Per anni, siamo stati accusati di usare l’argomento ‘Ponte’ per fini elettorali. Adesso che, in pochi mesi di governo, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, ha fatto quello che ‘altri’ non hanno fatto in 10 anni, in primis mettere nero su bianco la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, le ‘sinistre’ sconfitte non sanno più a cosa appellarsi e strumentalizzano il tema per pura becera visibilità", scrivono. 

"Addirittura, a parlare è anche l’ex ‘amministrazione Accorinti’, protagonista durante il periodo più buio per la nostra città. Non c’è più spazio per i signori del NO: non c’è più spazio per i NO Ponte così come non c’è più spazio per i NO TAV, per i NO MOSE, per i NO. Vi consigliamo di mettervi il cuore in pace: sarà proprio il vicepremier Salvini, con il sostegno di tutto il governo di centrodestra, a realizzare l’opera green più grande e imponente al mondo che permetterà alla Sicilia e a tutto il Mezzogiorno di recuperare quel gap infrastrutturale che ci divide dal resto d’Italia. Inoltre, sempre grazie all’impegno e alla concretezza del centrodestra nazionale e regionale, la nostra isola potrà finalmente godere, nei prossimi anni, dello sviluppo che merita anche con l’ammodernamento di strade, autostrade, ferrovie e AV, che significano anche più   occupazione per il nostro territorio”, concludono. 

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