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Cronaca Furci Siculo

Furbetti del cartellino a Furci, venti condanne e risarcimento danni al Comune

Sedici le assoluzioni nel merito. Al centro del processo i risultati di un'indagine per assenteismo condotta dalla Procura di Messina e dalla polizia di Taormina

Venti condanne tutti con sospensione della pena ma risarcimento danni nei confronti della parte civile, il Comune di Furci, da liquidarsi in separata sede. Sedici invece le assoluzioni nel merito e 22 i proscioglimenti per particolare tenuità del fatto.

Si conclude così il processo in prima sezione penale del Tribunale di Messina presieduto da Adriana Sciglio a carico dei cosiddetti “furbetti del cartellino” per i casi di assenteismo durante l’orario di lavoro al Comune di Furci. Al centro del processo i risultati di un'indagine condotta dalla Procura di Messina e dalla polizia di Taormina.

I condannati sono: Filippo Andò, 1 anno e 15 giorni di reclusione e 450 euro di multa; a Grazia Andronico, 1 anno e 1 mesi e 500 euro di multa; Carmelo Bruguglio, 1 anno e 2 mesi e 600 euro di multa; Rosa Briguglio, un anno e sei mesi e 1.200 di multa; Carmelo Caminiti, 1 anno e due mesi e 600 euro di multa; Carmelo Fasolo, 1 anno e 8 mesi e 1.500 di multa, Silvana Chillemi, 1 anno e due mesi e 1.500 euro di multa; Beatriz Monica Foti, 1 anno e 2 mesi e 600 euro di multa; Domenico Gennaro, 1 anno e 15 giorni di reclusione e 600 euro, Antonietta Interdonato, 1 e 2 mesi e 600 di multa; Santa Lino 1 anno e 1 mese e 500 di multa; Paul Manuli, 1 anno e sei mesi e 1200 euro; Nunziata Paccione, un anno e 1 mese e 500 di multa; Lucia Riggio, 1 anno e 2 mesi e 600 di multa; Orazio Patanè, 1 anno e 15 giorni e 450 di multa; Maria Concetta Salicola, 1 anno e mesi due e 600 di multa: Rosaria Sgroi, 1 anno e 4 mesi di reclusione e 800 di multa; Angelo Siti, 1 anno e mesi 10 e tremila euro di multa; Maria Antonio Toscano, 1 anno e 6 mesi e 1200 di multa, Antonino Triolo, 1 anno e 6 mesi e 1.200 di multa.

Impegnati nella difesa gli avvocati Nino Cacia, Pietro Santoro, Vincenzo Prestipino, Ettore Fleres, Anna Scarcella, Maurizio Cucinotta, Nunzio Cammaroto, Giovanni Randazzo, Antonio Bongiorno, Carlo Autru Ryolo, Giorgio Italiano.

Il processo era iniziato nel novembre 2018 e i dipendenti erano accusati a vario titolo di truffa in concorso in danno di Ente pubblico e falsa attestazione della presenza in servizio mediante modalità fraudolente.

Al vaglio del giudice monocratico Adriana Sciglio del Tribunale di Messina i risultati dell'operazione condotta dal Commissariato di Taormina nel 2016. Telecamere nascoste registrarono gli ingressi e le uscite dei dipendenti nel periodo compreso tra il 22 giugno e il 23 luglio 2015 e secondo l'accusa alcuni dipendenti arrivavano al lavoro per poi allontanarsi senza far risultare, tramite la marcatura del badge, la relativa assenza.

Il pm Conte aveva chiesto l’assoluzione “perchè il fatto non sussiste” solo per Claudio Crisafulli, Domenico Spadaro, Giuseppe Garufi, Antonella Sebastiana Mauromicale, Concetta Gugliotta ed Horacio Elias Caminiti. Chieste assoluzioni parziali per Basilio Bembale e Orazio Spadaro.

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