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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Elezioni Rettore e voto degli studenti, l'opinione di Oliveri: "La modifica ha effetti bizzarri"

Il componente del Senato Accademico tra coloro che hanno respinto la mozione dice la sua sulla proposta che ha ricevuto una bocciatura

Nel confronto sulle elezioni del nuovo rettore e la bocciatura della mozione per un peso elettorale maggiore degli studenti interviene il professore Francesco Oliveri, componente del Senato accademico, tra coloro che hanno votato contro e che esprime la sua opinione sulla votazione dell'organismo universitario di 24 ore fa. 

Elezioni Rettore, respinta la mozione per gli studenti

"Intervengo dopo la lettura dell’articolo “Elezioni rettore, respinta la mozione per far contare di più gli studenti” del 24 Ottobre 2023 su MessinaToday. L’articolo, alla luce del titolo, è condito alla fine con l’elenco dei presunti buoni (favorevoli), dei presunti cattivi (non favorevoli) e dei presunti ignavi (astenuti). L’articolo non cita gli argomenti sviscerati nel corso della discussione, ma ritiene “necessario” rendere pubblico l’esito dettagliato della votazione. Non ho vergogna alcuna riguardo - scrive Oliveri - il voto che ho espresso in Senato Accademico e che ho largamente motivato e argomentato in due interventi; poiché l’articolo “brutalizza” l’argomento con un titolo che definire fuorviante è eufemistico, richiamo qui alcuni argomenti che mi hanno indotto a votare contro la modifica proposta dai rappresentanti degli studenti. Chi ha votato contro la modifica non ha in mente di mortificare il peso degli studenti, ma ha semplicemente evidenziato che ci sono serie considerazioni di metodo e di merito che suggeriscono una maggiore cautela. I regolamenti elettorali sono una cosa delicata e non si possono modificare con interventi estemporanei e parziali, soprattutto elaborati in maniera frettolosa. Inoltre, cambiare il regolamento in zona Cesarini, dopo che le elezioni sono state indette, è quantomeno discutibile. Il regolamento per l’elezione del Rettore - prosegue Oliveri - non è in contrasto con lo Statuto dell’Università di Messina, come sostenuto da alcuni, e quindi motivare la modifica del regolamento come cosa necessaria per “allinearlo” allo Statuto è priva di fondamento.

Lo Statuto è la norma generale sulla base della quale implementare i vari regolamenti attuativi, e il regolamento per l’elezione del Rettore è uno di questi. L’attuale regolamento non mortifica il voto degli studenti, né fa contare poco il loro voto; se il voto degli studenti nella precedente elezione ha pesato per poche unità, non è colpa del regolamento ma è imputabile unicamente alla scarsa partecipazione degli studenti, che hanno ampiamente disertato il voto. La modifica proposta ha degli effetti bizzarri: se tutti gli studenti, dottorandi e specializzandi andassero a votare, o se solo una sparuta minoranza partecipasse al voto, il contributo sarebbe lo stesso: mi pare che questa distorsione non sia sinonimo di democrazia. Paradossalmente, se un solo studente partecipasse al voto, il suo contributo in voti equivalenti peserebbe per diverse decine di unità. La modifica proposta sostanzialmente disincentiverebbe la partecipazione al voto da parte degli studenti. Poche unità di votanti basterebbero a far sentire la “voce” di tutti gli studenti. In qualità di docente, il mio voto vale uno, ma se e solo se partecipo al voto. Votare è un diritto: se non si partecipa al voto, perché mai il voto di pochi studenti dovrebbe pesare come se tutta la totalità degli studenti si fosse recata alle urne? - si chiede il docente universitario -  auspico, senza crederci fino in fondo, che si smetta di fare del semplice sensazionalismo da bar sport e che si smetta di banalizzare tutto in un frullato privo di senso che cerca di buttare tutto in caciara. Si lascino ad altri ambiti le dispute con l’uso di slogan sgangherati, e si provi, se se ne è capaci, ad argomentare in maniera razionale. Siamo o non siamo all’Università?". 

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