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Cronaca

“Centro storico sotto assedio”, polemica dopo la festa dei tifosi dell'Acr: Sos a prefetto e questore

Il Comitato Centro Storico Vivibile parla di “eccessi di troppo” con utilizzo di petardi potentissimi sparati in mezzo alla folla ma anche di situazioni di illegalità che si ripetono anche in altre occasioni. Tra minicar con musica a tutto volume e locali senza orari di chiusura

E’ polemica sui bagordi nel centro storico dopo la festa dei tifosi per il passaggio dell’Acr Messina fra il calcio dei professionisti.

Il Comitato “Centro Storico Vivibile"  chiede l’intervento di prefetto, al questore e di “tutti coloro che dovrebbero assicurare la tutela della salute e della sicurezza pubblica, a partire dal sindaco della città per porre fine a questi fenomeni inqualificabili ed illegali”.

“In piazza Duomo, quella che doveva essere una gioiosa manifestazione di entusiasmo per l'importante traguardo raggiunto dall'A.C.R. Messina – si legge in una nota - per i soliti facinorosi ed incivili è diventata l'occasione per porre in essere i loro comportamenti arroganti e vandalici, che si sono protratti per tutta la notte finita la manifestazione”.

Il comitato parla di “eccessi di troppo” con “utilizzo di petardi potentissimi sparati in mezzo alla folla di tifosi”. Situazioni documentate anche con diversi video circolati sui social.

“Fino all'alba della domenica i residenti della zona hanno dovuto subire gli schiamazzi e le urla belluine di gente ubriaca – continua la nota - che passava da un locale all'altro, anche perché, inspiegabilmente, alcuni esercizi commerciali non hanno alcun orario di chiusura, e restando aperti tutta la notte diventano riferimento di una certa tipologia di avventori”.

Episodi che secondo il Comitato si ripetono puntualmente anche diverse sere della settimana. “Alcuni hanno scorrazzato indisturbati fino all'alba con le loro minicar ed altri automezzi diffondendo musica a volume altissimo, con gli impianti fuorilegge installati sui loro mezzi; girando in continuazione per le strade del centro storico con il solo fine di disturbare il riposo notturno di chi abita in quell'area e di dimostrare la loro becera arroganza di possessori del territorio. E' evidente che tali comportamenti, che stanno diventando spregevoli abitudini, non possono più essere tollerati”.

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