rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Lo stop al reddito di cittadinanza, parte la mobilitazione: "Sopravvivenza a rischio"

Mercoledì prossimo il sit in davanti alla sede dell'Inps: "Le scelte del Governo non solo rappresentano un errore, ma contribuiranno a provocare una crisi dei consumi delle famiglie dirottando fondi in progetti unitili come il ponte"

Il governo Meloni ha decretato la fine del reddito di cittadinanza con un sms inviato a luglio a migliaia di italiani. Solo in pochi si sono salvati dalla comunicazione choc dell’Inps: i nuclei con soggetti disabili, minori e anziani. Dal 1° gennaio 2024 per loro ci sarà l’assegno di inclusione, mentre per tutti gli altri il percorso sarà piuttosto complicato.

Da agosto non ricevono più nessun sostegno economico al reddito, possono sperare solo di essere presi in carico dai servizi sociali (tra l'altro sotto assedio), di trovare lavoro o di ricevere il bonus da 350 euro per chi frequenta corsi di formazione o specializzazione. Stiamo parlando di famiglie composte da soggetti "occupabili", ossia da persone di età compresa tra i 18 e i 59 anni che possono lavorare, con Isee fino a 6.000 euro annui. 

A Messina oltre tremila famiglie hanno perso il reddito di cittadinanza. Una situazione che rischia di diventare esplosiva in una città dove le possibilità di trovare un lavoro sono quasi nulle.

E parte la mobilitazione. Giorno 20 alle 10 davanti alla sede dell'Inps previsto il sit in. "Ormai è chiaro che la posizione politica assunta dal governo, con la revoca del reddito di cittadinanza, aggraverà le condizioni materiali di 169.000 famiglie italiane - si legge in una nota con invito alla popolazione a mobilitarsi del "Comitato Messina per il Reddito di Cittadinanza" -  per di più, le novità apportate dal decreto del governo Meloni con un farraginoso iter che non consentirà affatto l’occupabilità dei richiedenti, ci sembrano gravissime!  In un territorio come quello messinese, in cui è stato ritirato il sussidio a circa 3000 famiglie e in cui il tasso di disoccupazione resta altissimo, l’abolizione, senza alcuna alternativa reale e dignitosa, significa privare migliaia di persone di un’ indispensabile forma di sostentamento.  Le scelte del Governo non solo rappresentano un errore, ma contribuiranno a provocare una crisi dei consumi delle famiglie e quindi una contrazione economica di vari settori commerciali come quello alimentare, della cura della casa, del reparto tessile. Il Reddito di Cittadinanza sino a oggi, si è posto come strumento efficace per il contrasto al lavoro nero e sottopagato e ha evitato che migliaia di persone potessero finire nelle maglie della microcriminalità.  Il governo Meloni ha deciso di togliere uno strumento di sopravvivenza alle fasce popolari più disagiate per dirottare miliardi di euro verso progetti inutili, come il ponte sullo Stretto di Messina, piuttosto che indirizzarli, ad esempio, verso la sanità pubblica e il potenziamento e l’ammodernamento dei trasporti ferroviari, marittimi e stradali, particolarmente nel Sud Italia e nella nostra Sicilia.  Ribadiamo con forza: no alla cancellazione del reddito di cittadinanza".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lo stop al reddito di cittadinanza, parte la mobilitazione: "Sopravvivenza a rischio"

MessinaToday è in caricamento