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Cronaca

Si resti arrinesci, Messina si sveglia con striscioni contro la fuga di cervelli: domani la marcia a Palermo

L'iniziativa per ricordare e diffondere informazioni sul concentramento della manifestazione e sul pullman organizzato che dal Palacultura porterà al capoluogo siciliano. Con una parola d'ordine: basta emigrazione forzata

Tutto pronto per la partenza alla grande marcia che si svolgerà domani, venerdì 25 a Palermo con partenza alle 9.30 da piazza Verdi, e che raduna manifestanti da tutta la Sicilia. A Messina sono tanti i giovani e meno giovani pronti ad aderire alla campagna "Si resti, arrinesci".

Diversi striscioni sono stati affissi in più aree della città di Messina, ieri erano stati appesi a Palermo, per ricordare e diffondere sia le informazioni sul concentramento della manifestazione che quelle relative al pullman organizzato che da Messina porterà a Palermo. L'appuntamento per la partenza è previsto alle ore 7 dal Palacultura. 

La manifestazione di domani scaturisce da una serie di assemblee pubbliche che si sono date in queste settimane in più città come Palermo, Catania, Messina, Belmonte, i paesini delle Madonie.

L'ultimo appuntamento a Messina è stato il 22 ottobre, nella Sala Mostre del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell'Università di Messina con Antonio Presti della Fondazione Fiumara d'Arte Sicilia che è diventato testimonial di questa campagna contro l'emigrazione forzata nata dall'impulso di tanti giovani studenti, docenti, associazioni, lavoratori e precari in sinergia con Padre Antonio Garau.

Oggi la campagna verrà presentata pure nel comune di Milazzo. Nelle diverse comunità dell'isola ci si sta, dunque, organizzando per diffondere quanto più possibile gli obiettivi della campagna e per permettere a quanta più gente possibile di partecipare alla manifestazione.  

"L'emigrazione forzata riguarda tutti i settori della società... c' è chi parte dopo la scuola, chi dopo l’università, anche in età avanzata e con una famiglia sulle spalle si è costretti a far fagotto e andar via da questa terra che, a causa della disattenzione dei politici, non riesce a soddisfare i bisogni dei cittadini e disattende alle loro legittime aspettative".  E mentre la classe politica sta a guardare, sempre più siciliani vogliono far sentire la propria voce e il proprio dissenso.

"Si Resti Arrinesci” si afferma come il nuovo urlo di tutti coloro che non vogliono più restare inermi di fronte a un fenomeno drammatico e sempre più esteso come l’emigrazione dalla Sicilia. L'urlo di chi decide di restare per lottare e lottare per restare.

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