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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Siracusano a Un giorno da pecora: "Ponte finito entro luglio 2030"

La previsione "realistica" della sottosegretaria ai Rapporti col Parlamento Matilde Siracusano. Mentre Invece del Ponte incalza: "Non ci sono neanche i soldi, solo briciole per cominciare a giocare"

Non c'è solo una data di inizio lavori promessa dal ministro Matteo Salvini ma anche quella per la consegna: luglio 2030.

La previsione"realistica" è della sottosegretaria ai Rapporti col Parlamento Matilde Siracusano. Realistica è l'espressione utilizzata dalla stessa esponente di Forza Italia ai microfoni di "Un Giorno da Pecora" di Rai Radio1 dove ha parlato della realizzazione del Ponte sullo Stretto.

E se non il ponte quantomeno il buonumore è assicurato ai tanti messinesi che sugli appalti per le opere pubbliche in città - da quello per gli svincoli autostradali al porto di Tremestieri - hanno dovuto più volte spostare non solo la data nel calendario e anche cambiare il calendario stesso e mostrano più di un dubbio pure sulle risorse "stanziate" certi che ad aumentare per il momento è solo il valore dei titoli in Borsa per Webuild.

"Contrariamente a quanto affermato dal Governo i soldi per il ponte sullo Stretto di Messina non ci sono, sono pochi; briciole per iniziare a giocare - si legge in una nota di "Invece del Ponte -  Al posto dei 2 miliardi promessi per il 2024, non più di un quarto (500 milioni), così, giusto per assumere un po’ di gente e pagare i privati. Poi, una rateizzazione in 15 anni (sic), fino al 2038 (ma non era stato giurato di completare tutto in 6 anni?). E Salvini dice: “Ora avremo interlocuzioni con la BEI”. Dunque la “copertura finanziaria” non c’è, i soldi non sono sufficienti, e devono essere chiesti in prestito agli investitori. Ma la BEI ha già detto a marzo che i finanziamenti non sono garantiti, chiarendo che, prima di ogni cosa, dovrà valutare dopo avere esaminato il progetto esecutivo e la conclusione della VIA. Commenta dunque il Sole24Ore: “Tra la vittoria della battaglia per i primi finanziamenti e la guerra per il reperimento dei 12 miliari, ce ne corre”. E per giunta, le insufficienti risorse effettivamente stanziate contraddicono la grancassa propagandistica secondo cui il ponte avrebbe fatto decollare gli investimenti infrastrutturali al Sud. Falso: nella legge di bilancio il ponte sullo Stretto sottrae (anziché trainare) risorse allo sviluppo del Sud, della Sicilia, della Calabria. Attinge infatti al Fondo di Sviluppo e Coesione, sottraendo risorse ad altre opere di vitale importanza e immediato impatto. Lo stesso accade in Sicilia, dove Schifani promette che oltre al miliardo FSC si aggiungeranno 200 milioni già destinati a opere progettate e finanziate. Avevamo pensato ad un bluff, è molto peggio: stanno barando".

Intanto, così come sulla data di fine lavori, la Siracusano ha pochi dubbi con dichiarazioni che confermano però le perplessità dei comitati No Ponte:  “Al momento ci sono circa 700 milioni che occorrono per l’avvio dei lavori, che dovrebbe avvenire per l’estate - ha detto - Il Ponte dovrebbe essere dedicato a Silvio Berlusconi, visto che si può realizzare solo grazie al suo lavoro e ad una sua intuizione. Lo chiamerei Ponte Silvio Berlusconi”.

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