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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Ancora tagli sulla sanità, il sindacato dei pensionati: "Abbiamo diritto alle cure, siamo pronti al presidio all'Asp"

Spi Cgil chiede chiarezza e un confronto al commissario Cuccì. "Siamo stati costretti ad assistere al crollo di tre nosocomi pubblici (Barcellona, Sant’Agata di Militello, Mistretta) e alla sofferenza della “sanità territoriale” dell’intera area metropolitana"

Ancora tagli sugli investimenti per la sanità in Sicilia, dunque ancora riduzioni in danno di un territorio già fortemente depredato sul fronte della sanità pubblica e universale.

Il sindacato dei pensionati Italiani Spi Cgil di Messina, più volte promotore di azioni di denuncia, sollecitazioni e rivendicazioni in merito alla sanità dell’intera provincia messinese, lancia l’allarme sulla ricaduta in Sicilia dei tagli ai fondi PNC (Piano Nazionale Complementare, meglio conosciuto come Pnrr) a valere sulla sanità. Risorse per ben 140 milioni di euro destinate per la messa in sicurezza delle infrastrutture ospedaliere della nostra Isola che ora, esaminato il decreto del ministro per la Coesione Fitto, non potranno più essere utilizzate e le opere non potranno più essere realizzate. Da uno studio dello Spi Cgil Sicilia è emerso che i fondi che salteranno sono molteplici.

Solo nella provincia di Messina, oltre sette milioni di tagli riguardano il Policlinico. Le penalizzazioni per gli interventi di adeguamento sismico o di miglioramento delle strutture ospedaliere interesseranno: Il P.O. SS. Salvatore di Mistretta  - € 5.099.413,00; il P.O. di Sant'Agata di Militello - € 3.091.214,00; il P.O. di Lipari - € 3.062.440,00; l’A.O.U. Policlinico G. Martino - Padiglione C A.O.U. Gaetano Martino – di MESSINA (ME) - € 7.374.438,00. Ai suddetti interventi, vanno aggiunti quelli analoghi finanziati dal PNRR, ovvero: Il P.O. S. Vincenzo di Tatormina - € 9.232.971,00; il P.O. Barone Romeo di Patti - € 6.017.971,00; il P.O. Fogliani di Milazzo - € 4.433.821,00; il P.O. Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto - € 4.860.930,00.

"Ci chiediamo e domandiamo: gli interventi definanziati, con quali risorse saranno realizzati? - scrive in una nota il sindacato - Purtroppo negli ultimi anni la Sanità della Provincia di Messina ha dovuto registrare effetti devastanti che sono sotto gli occhi di tutti, risultati disastrosi che hanno messo in ginocchio tutta la sanità messinese. Siamo stati costretti ad assistere al crollo di tre nosocomi pubblici (Barcellona, Sant’Agata di Militello, Mistretta) e alla sofferenza della “sanità territoriale” dell’intera area metropolitana di Messina".

Lo Spi Cgil Messina dice basta: "Basta alla negazione del diritto alla salute e alle cure per tutti i cittadini; basta al saccheggio della salute pubblica; basta a queste scelte scellerate intese ad annientare e distruggere definitivamente il Servizio Sanitario Nazionale. Così come abbiamo fatto in passato e anche in ultimo su diversi territori messinesi – dichiara la segretaria generale dello Spi Cgil di Messina Pina Teresa Lontri – questo sindacato è pronto ancora una volta a mettere in atto ogni iniziativa necessaria a coinvolgere tutta la comunità che ha a cuore il servizio sanitario pubblico e universale. Siamo pronti ad organizzare, nel più breve tempo possibile, anche un presidio all’Asp di Messina per chiedere e ottenere un incontro col commissario straordinario Giuseppe Cuccì per poterci confrontare, analizzando tutte le ipotesi, sulle criticità del sistema sanitario e per proporre eventuali soluzioni nell’interesse dell’utenza. Fare fronte comune sarà un modo per non rimanere soli e riuscire ad affrontare con grinta e determinazione uno stato di bisogno reale e concreto che ci coinvolge tutti. Gli ospedali devono rimanere pubblici e solo così potranno garantire i principi di universalità, equità e uguaglianza delle cure, patrimonio permanente dei nostri territori e a disposizione di future generazioni di giovani medici, specialisti e professionisti al servizio della comunità".

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