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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Braccianti agricoli e truffe all'Inps, 31 assoluzioni

La sentenza del tribunale di Messina per fatti su cui indagarono i carabinieri di Librizzi e Gioiosa. L'accusa aveva chiesto un anno e due mesi

Il pm aveva chiesto per tutti gli imputati la pena di un anno e due mesi, ma il giudice monocratico del tribunale di Messina Rita Sergi ha disposto l’assoluzione per tutti: il fatto non sussiste.

Si chiude così il processo a carico di 31 imputati accusati di truffa aggravata ai danni dell’Inps. Secondo le denunce presentate ai carabinieri di Librizzi e Gioiosa per fatti risalenti agli anni che vanno dal 2010 al 2015, una degli imputati, nella qualità di datore di lavoro e possessore di terreni” in concorso con altri lavoratori, aveva dichiarato inesistenti rapporti di lavoro in agricoltura con l’obiettivo di percepire indebitamente indennità di disoccupazione, assegni familiari e contribuzioni pensionistiche. Era contestato anche il falso in concorso, perché avendo indotto in errore l’Inps, sarebbero stati formati elenchi dei beneficiari delle indennità falsi.

Difesi dagli avvocati Sebastiano Campanella, Decimo Lo Presti, Lidia Di Blasi e Fabio Di Santo, sono stati tutti assolti.

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