L'uomo trovato morto nel parcheggio Zaera, una vita da spirito libero e una grave malattia: così è morto Marius
Il cadavere è stato trovato martedì sera da un automobilista. Il 50enne polacco, gravemente malato, era a Messina da quattro anni. Nel paese d'origine aveva un fratello che è stato contattato. Simpatico ma anche introverso, si è spento solo
Quattro anni passati fra il marciapiede di viale della Libertà, la Stazione e ultimamente il parcheggio Zaera. Marius, così si chiamava il senzatetto trovato cadavere martedì sera, aveva una cinquantina d'anni ed era originario della Polonia. Una grave malattia al fegato, per cui era stato assistito anche tramite cure ospedaliere, non gli avrebbe lasciato scampo. A ricordarsi di lui sono i volontari, dai Francescani del Santuario della Madonna di Lourdes e dalla Cooperativa Medihospes, delle altre associazioni che fanno unità di strada tra cui i giovani della Sant’Egidio e la Croce Rossa, che lo hanno incontrato quasi ogni giorno e cui si intratteneva spesso.
Marius viene descritto da chi lo ha conosciuto sulla strada come una persona allegra, scherzosa, sempre cordiale ma allo stesso tempo tranquillo e pacifico. Amante dell'indipendenza aveva cercato diverse volte accoglienza alla Casa di Vincenzo e poi alla Fratelli tutti, e pur trascorrendo diverso tempo con il gruppo dei senzatetto polacchi e dei chiechi preferiva comunque il raccoglimento e la solitudine. Fino a pochi giorni prima Marius era stato ricoverato in ospedale dove, però, se ne sarebbe andato via dopo il primo soccorso.
Parlava poco italiano ma si faceva capire e mostrava sempre riconoscenza nei confronti dei volontari che ha incontrato nel corso del suo breve passaggio da Messina. A dover adesso occuparsi del suo corpo sarà il fratello che vive in Polonia, che è stato già contattato.
