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VIDEO | Criticità sul piano di riequilibrio e relazione del sindaco, il consiglio: "Si cambino i toni del dibattito"

Le reazioni di alcuni rappresentanti del civico consesso in merito alla diffida da parte della Corte dei conti e il rischio di commissariamento. Calabrò: "Si rispetti il nostro ruolo". Russo: "Non siamo obbligati a votare". Pergolizzi: "Amministrazione ostacolata dai giudici"

Post al vetriolo e dirette infuocate fra sindaco e consiglio comunale, una diffida da parte della Corte dei conti sul riequilibrio dei conti di Palazzo Zanca e la spada di Damocle del commissariamento, verso cui potrebe andare la città di Messina dopo la mancata discussione in aula della relazione annuale del primo cittadino. Uno scenario che mette ulteriore benzina sul fuoco e che divide ulteriormente il civico consesso. 

Se il consigliere Felice Calabrò è ottimista in merito alla possibilità di inviare le dovute correzioni alla Corte dei conti con la collaborazione dello stesso consiglio comunale, ma sottolineando la necessità che il sindaco rispetti il ruolo di ciascun rappresentante, è polemico Alessandro Russo, secondo cui non esiste nessun obbligo per i consiglieri a discutere la relazione e quindi qualsiasi situazione diventa adesso terreno per De Luca su cui continuare a tessere la sua campagna elettorale. Difende l'operato dell'amministrazione comunale il consigliere Nello Pergolizzi, secondo cui anche la Corte dei conti non accetta il buon lavoro di una Giunta che è riuscita comunque a far superare situazioni di criticità alla città di Messina nel rispetto delle tempistiche e delle normative.  

Intanto alle 18.30 Cateno De Luca ha già annunciato di intervenire in diretta facebook, insieme ai "consiglieri comunali che amano Messina", contro quelli che "per due anni non hanno mai voluto discutere questo argomento dall’altro si permettono di fare post e comunicati stampa chiedendo spiegazioni su degli argomenti che volutamente hanno ignorato", ha scritto in un post. "Abbiamo salvato la città dal fallimento ed il 10 gennaio invieremo le risposte ai dieci quesiti che sono stati formulati perché noi il nostro mestieri lo sappiamo svolgere senza se e senza ma". 

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