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Cronaca

Vigili urbani fannulloni? Gemellaro: "Si fa il mazzo anche chi lavora in ufficio"

Dopo la polemica scaturita dalle dichiarazioni del sindaco De Luca, l'agente del Silpol racconta la giornata tipo di un poliziotto municipale. E assicura: "Sequestri, pratiche e collaborazioni con le altre forze dell'ordine richiedono lo stesso impegno di chi sta in strada"

"Stare in ufficio non significa essere fannulloni o imboscati, chi lavora dietro una scrivania si fa il mazzo quanto quello che respira lo smog in strada".

Non ci sta il sindacalista del Silpol Giuseppe Gemellaro che risponde non solo al sindaco De Luca per l'intervento “social” di ieri in cui evidenza l'organico ridotto dei vigili urbani. Gemellaro risponde ad una intera città. Sì, perchè i ghisa, i pizzardoni o come li chiamano a Messina, i stuppateddi ca piddicchia, tanto amati nella commedia all'italiana, sembrano sempre più bistrattati nella realtà della vita quitidiana.  

L'ultima polemica l'ha innescata il primo cittadino sottolineando che su 292 agenti solo 93 svolgono servizio all'esterno. "E gli altri 200? - si era chiesto De Luca -  circa 100 sono inidonei a qualsiasi servizio esterno e stanno negli uffici. Qualcosa non mi quadra".

Dichiarazioni che hanno fatto storcere naso e muso a chi lavora dietro una scrivania. Sono luoghi comuni che Gemellaro rispedisce al mittente. "Chi parla di imboscati - spiega  - crede ad un falso mito. Non essere in strada non significa lavorare meno o peggio ancora non farlo completamente. In caserma ci sono ritmi ugualmente intensi, perchè è negli uffici che si sviluppa l'attività che si fa sul territorio. Chi non è idoneo al servizio su strada è impegnato spesso in altre sedi come il personale che opera a Palazzo Zanca". 

Gemellaro entra nello specifico e illustra nel dettaglio la giornata tipo di un vigile urbano all'interno dell'ufficio. "Ci sono delle procedure da seguire - precisa - per ogni verbale che viene redatto da ogni singolo agente. Sequestri, fermi amministrativi, ritrovamenti di documenti, sono tutte situazioni da cui scaturiscono adempimenti con il coinvolgimento del tribunale o di altre forze dell'ordine. Spesso non abbiamo neanche la possibilità di prendere dei giorni di ferie per la mole di lavoro. Siamo uno dei pochi comandi a lavorare 24 ore su 24 visto che assicuriamo anche un presidio notturno con i nostri mezzi dell'Infortunistica".

Secondo il sindacalista Silpol occorre innanzitutto andare oltre i numeri ed affrontare il problema alla radice. Lo ha ribadito rispondendo al sindaco De Luca.  "Un corpo di polizia municipale   di una grande città - precisa Gemellaro -  non può essere gestito direttamente dal sindaco o da un suo assessore, ma ha la necessità di essere guidato da una figura specifica e non in coabitazione con altri cinque dipartimenti. Il personale della polizia municipale, anche se logoro dopo tanti anni di servizio, cerca al meglio di non essere in ritardo rispetto alla miriade di adempimenti che le leggi lo obbligano a fare, anche con sacrificio della propria vita di relazione. Se non trova adeguati numeri sulle strade - conclude - è perché quando chiama la centrale operativa troverà sempre, di giorno e di notte, qualcuno che risponde ed affronta le evenienze e le emergenze. Se in estate i nostri litorali sono presidiati è perché, in concorso con la Capitaneria, c’è chi fa l'operazione mare sicuro. Se come dice lei fa riunioni notturne è perché ha trovato e trova sempre assistenza e vigilanza al Palazzo Municipale. Se questi quattro veicoli di servizio che abbiamo circolano ancora è perchè c’è chi li cura. Se riusciamo a comunicare è perché c’è chi vigila e controlla sugli apparati, sulle trasmissioni, sulla videosorveglianza". 

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