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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Benzina a 2 euro al litro, prezzi fuori controllo: cosa farà il governo

Rincari senza sosta: sono diventate sei le regioni in cui la benzina self ha superato quota 2 euro al litro. Le associazioni dei consumatori chiedono il taglio delle accise, una strada troppo onerosa per l'esecutivo

Nuova ondata di rialzi per i prezzi dei carburanti sulla rete italiana. Sono diventate sei le regioni in cui la benzina in modalità self service ha sfondato quota 2 euro al litro, mentre alla medesima soglia si avvicina anche il costo del diesel. Aumenti fuori controllo che si tramutano in una stangata ormai quotidiana per gli automobilisti.

Benzina self oltre i 2 euro al litro

Secondo un'analisi di Assoutenti sui dati comunicati dal Mimit, in tutta Italia la "verde" self ha oltrepassato la soglia dei 2 euro o sta per farlo: "In ben 6 regioni italiane il prezzo medio della verde ha già abbondantemente superato in modalità self la soglia dei 2 euro al litro. Sulla rete urbana la benzina vola a 2,015 euro al litro nella provincia di Bolzano (era 2,006 euro lo scorso lunedì), 2,013 euro/litro in Liguria (contro 1,996 euro di lunedì scorso), 2,009 euro/litro in Basilicata (1,995 euro lunedì)". Nuova ondata di rialzi in tutta Italia per i prezzi dei carburanti. Lo denuncia Assoutenti che, sulla base dei dati comunicati oggi dal Mimit, segnala come in tutta Italia i listini della benzina in modalità self viaggino verso i 2 euro al litro. In ben 6 regioni italiane il prezzo medio della verde ha già abbondantemente superato in modalità self la soglia dei 2 euro al litro. Sulla rete urbana la benzina vola a 2,015 euro al litro nella provincia di Bolzano (era 2,006 euro lo scorso lunedì), 2,013 euro/litro in Liguria (contro 1,996 euro di lunedì scorso), 2,009 euro/litro in Basilicata (1,995 euro lunedì).

Sfondano quota 2 euro al litro anche Calabria e Sardegna, con una media di 2,006 euro al litro, e Valle d’Aosta, 2,005 euro al litro. Schizzano in alto anche i prezzi in autostrada, dove la benzina in modalità self costa oggi in media 2,051 euro al litro (contro i 2,038 euro di lunedì scorso). "I listini dei carburanti sono fuori controllo e registrano sensibili aumenti giorno dopo giorno - spiega il vicepresidente di Assoutenti, Gabriele Melluso - Alla forte salita delle quotazioni petrolifere si associa una carenza di scorte che potrebbe creare ulteriori distorsioni del mercato. Per questo ribadiamo a gran voce la necessità di un intervento immediato del Governo, che non può più tergiversare e deve operare sulla tassazione, riducendo da subito le accise che gravano su benzina e gasolio sfruttando l’extragettito Iva sui carburanti".

Carburanti, i prezzi aggiornati

Continua intanto la corsa dei prezzi dei carburanti, con la quotazione della benzina ai massimi da metà novembre 2022, mentre quella del gasolio segna una battuta d'arresto tornando sotto i mille dollari la tonnellata. La media nazionale dei prezzi in self service della benzina supera quota 1,98 euro/litro, quella del gasolio è a un passo da 1,9 euro/litro, non ancora ai massimi dell'anno. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati del gasolio. Per IP un rialzo di due centesimi al litro su benzina, gasolio e Gpl.

Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,982 euro/litro (+8 millesimi, compagnie 1,990, pompe bianche 1,964), diesel self service a 1,899 euro/litro (+12, compagnie 1,908, pompe bianche 1,879). Benzina servito a 2,114 euro/litro (+6, compagnie 2,159, pompe bianche 2,024), diesel servito a 2,033 euro/litro (+11, compagnie 2,079, pompe bianche 1,940). Gpl servito a 0,709 euro/litro (+1, compagnie 0,718, pompe bianche 0,698), metano servito a 1,394 euro/kg (invariato, compagnie 1,401, pompe bianche 1,388), Gnl 1,264 euro/kg (+1, compagnie 1,265 euro/kg, pompe bianche 1,264 euro/kg). Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 2,046 euro/litro (servito 2,293), gasolio self service 1,979 euro/litro (servito 2,232), Gpl 0,848 euro/litro, metano 1,523 euro/kg, Gnl 1,295 euro/kg.

"Il governo intervenga"

Rincari che non fatto scattare anche l'allarme del Codacons: "Il governo non ha più scuse, e deve subito intervenire sulle accise che gravano sui carburanti, in modo da contenere i rialzi dei prezzi alla pompa". "Lo Stato si sta arricchendo grazie alla corsa senza sosta dei prezzi dei carburanti, rincari che rischiano di aggravarsi nei prossimi giorni come conseguenza dell’andamento del petrolio e delle basse scorte", spiega il presidente Carlo Rienzi. "Un gioco al massacro sulla pelle dei consumatori, che subiscono due volte questa grave situazione: la prima attraverso un incremento dei costi di rifornimento, la seconda attraverso un aumento dei prezzi dei prodotti trasportati, che risentono in modo diretto dell’andamento dei carburanti. Gli introiti stellari derivanti dalla tassazione su benzina e gasolio possono rappresentare, in questa situazione, una forma di appropriazione indebita. Per questo chiediamo al governo di intervenire subito congelando le accise, in modo da ottenere un effetto calmierante su tutti i prezzi al dettaglio".

Bonus e accise: le misure sul tavolo

Le associazioni invocano a gran voce il taglio delle accise, una strada che sembra al momento difficile da percorrere, come spiegato nei giorni scorsi dal ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso: "Costerebbe un miliardo al mese, 12 miliardi l'anno". Risorse che l'esecutivo ha dirottato su altre misure. Secondo le ultime indiscrezioni il governo sta valutando un "taglio non lineare", quindi non uguale per tutti e da applicare al distributore. La sforbiciata sui prezzi dei carburanti dovrebbe arrivare ma sarà rivolta soltanto alle classi meno abbienti. Al Mef si sta lavorando infatti a una soluzione che tuteli le fasce più deboli, escludendo dal tavolo un intervento che finisca per calmierare i prezzi per tutti gli automobilisti, indistintamente, sulla scia di quanto già fatto dal governo Draghi. Per quanto la misura si annunci tecnicamente complicata, l'esecutivo non sembra avere scelta. Un taglio lineare, come quello di 30 centesimi varato dal governo Draghi, avrebbe un costo troppo elevato: circa 0,8 miliardi di euro al mese. Ovvero quasi 10 miliardi l'anno. Una spesa superiore a quella che lo Stato stanzia annualmente per il reddito di cittadinanza. I provvedimenti contro il caro benzina dovrebbero trovare posto nella manovra da varare a fine anno. E dunque ci sarà da aspettare. Un'altra misura al vaglio è quella di introdurre una card una tantum per fare rifornimento, magari da rilasciare in presenza di determinati requisiti. Insomma, qualcosa verrà fatto, ma molto probabilmente non sarà per tutti.

Fonte: Today.it

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