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Economia Milazzo

Giorni delicati per gli operai della Raffineria di Milazzo, Midili convoca un confronto

La firma del ministro Cingolani al decreto sull'autorizzazione integrata ambientale potrebbe costare numerosi posti di lavoro. Riunione con i vertici dell'azienda martedì

Sono ore delicate per centinaia di addetti della Raffineria di Milazzo. Il nuovo decreto Aia del ministero all'Ambiente sulle prescrizioni da rispettare ha portato il sindaco Midili, insieme al collega di San Filippo del Mela, Pino, a promuovere un tavolo di confronto domani alle 10,30 con i vertici dell’azienda petrolifera, con i sindacati provinciali e con i capigruppo consiliari dei due Comuni per fare il punto della situazione e decidere le iniziative da intraprendere a tutela dell’occupazione, dell’ambiente e della salute. A rischio, infatti, i posti di lavoro nell'area industriale milazzese.

Midili ha sottolineato che dalla lettura del decreto firmato dal ministro Cingolani emergono discrasie non solo legate al mantenimento della prescrizione sul camino E10 che assieme al collega di San Filippo aveva espressamente richiesto di rivedere, ma anche il passaggio riguardante il voto finale della Conferenza di servizi che evidenzia che i due amministratori locali avrebbero votato favorevolmente quel Parere. “Le cose non stanno assolutamente così – dichiara Midili – anzi al contrario abbiamo contestato, espresso il nostro dissenso e poi abbandonato i lavori. Non è corretto quindi quanto riportato nel provvedimento, così come è grave che non sia stata inserita la nostra nota di dicembre – il decreto è stato firmato solo martedì scorso – nella quale abbiamo chiesto la rimodulazione delle prescrizioni riguardanti i limiti di emissione del camino dello zolfo, così come ritenuto dalla maggior parte dei presenti alla conferenza dei servizi dello scorso 13 dicembre, e dallo stesso Comitato tecnico scientifico (CTS) che ha accolto favorevolmente l’emendamento da noi presentato”.

Sul caso la federazione provinciale del Pd e il Circolo di Milazzo esprimono forte preoccupazione per il decreto, dello scorso 11 gennaio, a firma del ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani con cui si rilascia la nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) alla Raffineria di Milazzo. "Un atto da parte del ministero che non ha tenuto conto - si legge - di tutte le istanze provenienti dai due sindaci competenti per territorio e da tutte le parti sociali e le varie forze politiche che, all’unisono, chiedevano di non prendere decisioni affrettate". Il gruppo politico ha chiesto che gli effetti del decreto non abbiano immediata efficacia. 

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