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Ponte sullo Stretto, non è... Tardino: "Pronta ad investire anche l'Ue"

La mega-opera tormentone del nuovo governo. L'impegno dell'europarlamentare della Lega. Siracusano (Forza Italia): "E' la volta buona, incredibile che nel 2022 ci sia ancora un dibattito ideologico"

“Per il Ponte sullo Stretto di Messina è la volta buona. È incredibile che nel 2022, è evidentemente una stranezza tutta italiana, ci sia ancora un dibattito ideologico intorno ad una grande opera strategica che determinerebbe un incredibile sviluppo per i territori interessati, provocando effetti economici importantissimi: occupazione, turismo, mobilità”.

Lo ha detto Matilde Siracusano, deputata di Forza Italia, intervenendo a “Start”, su SkyTg24 sui temi dello sviluppo economico e le infrastrutture. Un tormentone quello del Ponte che torna periodicamente nel dibattito politico e sembra essere ora in cima agli obiettivi del nuovo governo.

“Il Ponte sullo Stretto è ancora più strategico in questa fase storica - ha detto Siracusano - nella quale le Regioni del Mezzogiorno possono diventare motore di sviluppo approfittando dei mutati assetti geopolitici, energetici e commerciali.  Il Mediterraneo sarà sempre più centrale per l’Europa, e noi dobbiamo farci trovare pronti. Il Ponte è nel programma del centrodestra, il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, si è espresso in modo chiaro, anche a Messina, e le Regioni Sicilia e Calabria lo vogliono. Dunque, questa è la volta buona”.

Sulla mega opera sarebbe pronta ad investire anche l'Ue. Così assicura Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega: "L’Ue ha parlato chiaro: se il Ponte sullo Stretto è una priorità per il Governo italiano, Bruxelles è pronta a cofinanziare l’opera. In commissione trasporti abbiamo ospitato Pat Cox, ex presidente del Parlamento europeo e attualmente coordinatore europeo del corridoio scandinavo mediterraneo Ten-T".

"Tra i temi che ho sollevato - aggiunge Tardino - tra cui la richiesta di un impegno sulla rapidità dei lavori per il Brennero e l’integrazione della dorsale adriatica, in aggiunta a quella tirrenica nella parte sud del corridoio, ho ricordato la volontà espressa dal nuovo governo italiano di realizzare il Ponte sullo stretto, chiedendo una posizione sul conseguente rafforzamento ferroviario che il ponte potrebbe offrire nel sud Italia e in Sicilia, utile poi per l’interezza della fruibilità del corridoio".

"La risposta del coordinatore Cox - spiega la leghista - conferma che, sebbene il progetto non sia attualmente presente negli allegati dei progetti prioritari, qualora diventasse una priorità del governo italiano si potrebbe ottenere un co-finanziamento al 50 per cento già per gli studi, nonché l’inserimento tra i progetti co-finanziabili a valere sui fondi Ue. Un’ottima notizia per lo sviluppo del nostro territorio. Insieme al governo e alla Lega, siamo pronti a collaborare per fare ripartire i cantieri e creare oltre 100.000 posti di lavoro".

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