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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

"Chi manifesta lunedì non entrerà con me dal sindaco”, la denuncia della Lega dopo il sit in di protesta per la casa

L'interrogazione a Basile e all'assessore Calafiore su un audio rivolto ai tirocinanti delle borse lavoro "per impedire la loro partecipazione"

Una manifestazione di protesta per il diritto alla casa ma ai borsisti sarebbe stato "consigliato" di non partecipare. E' quanto segnalano con una interrogazione i consiglieri della Lega Mirko Cantello, Giulia Restuccia ed Emilia Rotondo e quelli di Prima l'Italia Giuseppe Villari e Amalia Centofanti che chiedono al sindaco Federico Basile e all'assessore Alessandra Calafiore se "sono a conoscenza di quanto chiesto da un sindacato ai tirocinanti delle borse lavoro per impedire la loro partecipazione a un sit-in per il diritto alla casa?”. 

Nel testo inviato al sindaco e all'assessore, i cinque esponenti della maggioranza hanno trascritto fedelmente l'audio ascoltato: “Allora che sia chiaro, girate questo mio vocale: la riunione con il sindaco è martedì pomeriggio, non c'è nessuna manifestazione lunedì - si dichiara nell'audio. Ok? Io non ho organizzato nessuna manifestazione per lunedì. E si badi bene: chi manifesta lunedì non entrerà martedì con me dal sindaco”.

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“Un audio - dichiarano i 5 consiglieri di Lega e Prima l'Italia - nel quale la voce di chi parla è riconoscibile senza alcun dubbio e che ci lascia sconcertati per i toni adottati. Per poter essere ammessi alla presenza del sindaco non si deve quindi partecipare a una manifestazione organizzata per rivendicare un diritto sacrosanto come quello della casa? Ma il sindaco Basile e l'assessore Calafiore sono d'accordo con questi sistemi? La persona in questione parla anche a nome e per conto loro o è una scelta autonoma della stessa, con la quale loro non hanno nulla a che fare? Ecco - aggiungono Cantello, Restuccia, Rotondo, Villari e Centofanti - al di là della tematica in oggetto (il diritto alla casa, che riguarda anche i 400 borsisti, il cui percorso formativo al momento si è concluso) vorremmo che l'esecutivo di Palazzo Zanca facesse chiarezza sul metodo utilizzato in questa vicenda, per capire se la città è amministrata secondo le regole della democrazia o se invece, come potrebbe far supporre questo audio, i diritti fondamentali siano stati trasformati in favori e i cittadini in sudditi”. 

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