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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Respinto il ricorso di Totò Cuffaro: lo scudo crociato resta all'Udc

Le parole del segretario nazionale della Dc ed ex governatore della Sicilia, dopo la sentenza del tribunale di Roma che ha respinto il suo ricorso sul simbolo che fu della vecchia Democrazia cristiana. La solidarietà di Saraniti

"Abbiamo chiesto al tribunale di Roma che lo scudo crociato potesse riunirsi alla Democrazia cristiana. Il giudice, invece, ha sentenziato che debbano rimanere separati e che il diritto di utilizzarlo come simbolo resta dell'Udc. Non presenteremo ricorso e continuiamo a sostenere l'importanza storica ed ideale di riunire lo scudo crociato con la Dc e che questo abbia senso solo se tutte le diverse anime di ispirazione democristiana troveranno le ragioni per farlo e per tornare insieme, ma è una decisione politica". Lo dice il segretario nazionale della Dc ed ex governatore della Sicilia, Totò Cuffaro, dopo la sentenza del tribunale di Roma che ha respinto il suo ricorso sul simbolo che fu della vecchia Democrazia cristiana.

"Per quanto riguarda noi, abbiamo già il nostro simbolo e il nostro nome che nessuno può toglierci - aggiunge -. Andiamo avanti col nostro segno al quale ci siamo affezionati, che è stato riconosciuto e convalidato dal ministero degli Interni ed apprezzato dagli elettori e che ci sta dando grandi soddisfazioni".

Sulla vicenda anche Andrea Saraniti, vice-segretario politico Democrazia Cristiana Sicilia: "Nella sentenza - scrive - si  afferma che  il soggetto ricorrente di Totò Cuffaro è "associazione non riconosciuta", che non ha nulla a che vedere con la Democrazia Cristiana, e che pertanto non concede legittimazione attiva a parlare in nome e per conto della Democrazia Cristiana, al solo fine di  confondere gli elettori che possono così dare il loro consenso credendo di riportare la vecchia Democrazia Cristiana a difendere i loro diritti. Durante la campagna elettorale delle amministrative scorse, sono stato attaccato ed accusato di non avere i voti,  e di non essere all'altezza. Oggi esprimo la mia solidarietà umana al dottor Totò Cuffaro, perchè so, noi tutti sappiamo, come egli sia mosso da sentimenti moderati, in qualità di vice segretario politico della Democrazia Cristiana, riconducibile al segretario Sandri, che negli ultimi 45 anni è sempre e solamente stato Democristiano. Francamente, penso che la richiesta di togliere il simbolo all'UDC che da sempre è stato di proprietà di Democrazia Cristiana sia legittima nel diritto, ma il problema politico resta:  prima di ogni cosa bisogna unire o riunire tutte le anime della Democrazia Cristiana, compresi i piccoli gruppi oggi dissidenti, e dopo, solo dopo, si potrà rivendicare ciò che spetta alla Democrazia Cristiana".

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