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Domenica, 28 Aprile 2024
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Falcone sulla Finanziaria: "Opposizioni fanno ostruzionismo", la replica: "Nasconde la verità sulla rapina dei fondi"

Volano stracci tra l'assessore regionale all’Economia e i deputati De Luca, Sciotto e Catanzaro sulla richiesta di rinvio del dibattito su Bilancio e Legge di Stabilità. La posta in palio

«Malgrado la nostra mano tesa sull’imminente approdo in aula della Finanziaria, ci spiace dover prendere atto di una rinnovata volontà ostruzionistica da parte delle opposizioni. Tirare in ballo le fonti di finanziamento extraregionali è insensato e non offre alcun contributo alla Sicilia, se non di riesumare sterili logiche dilatorie. La Legge di Stabilità da noi approntata, peraltro, si basa unicamente su fondi regionali e risponde alla finalità di impegnare al meglio le nostre risorse, garantendo servizi e qualità di vita ai siciliani».

Così l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, sulla richiesta di rinvio del dibattito su Bilancio e Legge di Stabilità 2024/26 caldeggiata dai partiti di minoranza all’Ars che insorgono dopo la decisione di scelta del governo di prelevare 1,3 miliardi dal Fondo per la coesione del territorio siciliano e 300 milioni da quello per la Calabria per la costruzione del Ponte.

«Del resto - prosegue l’assessore - era stato appunto questo l’impegno del Governo Schifani, a tutela di autonomia ed efficienza della Regione. Solo a gennaio, quando il Cipess avrà deliberato sulle dotazioni finanziarie per la Sicilia, sarà logico aprire il confronto sulle risorse Fsc. Lavoreremo - conclude Falcone - per mettere al riparo la manovra dei siciliani da qualsiasi tentativo di osteggiarne l’approvazione».

Manovra e Ponte, le opposizioni: “Si rinvii la discussione all'Ars, prima Schifani riferisca in aula"

Non si è fatta attendere la replica delle opposizioni all'Ars.  "L’assessore Marco Falcone sembra l’ultimo giapponese nella giungla che non si era reso conto che la guerra ormai era finita da tempo - si legge in una nota di Antonio De Luca (M5S), Matteo Sciotto (Sud chiama Nord) e Michele Catanzaro (Pd) - Dopo le sberle che ha preso in commissione bilancio per la sua supponenza ed arroganza ora ci ritenta cercando di distrarre l’attenzione sulla legge di stabilità, che in commissione bilancio le opposizioni hanno radicalmente modificato con l’eliminazione di ben dieci articoli su quaranta perché irricevibili e con la modifica di ben venti articoli perché scritti con i piedi e senza alcun senso logico. Ora Falcone pretende di dettare i tempi a tutto il Parlamento siciliano continuando nascondere la verità sui fondi extra regionali e sulla rapina dei fondi sviluppo e coesione destinati abusivamente dal Presidente Schifani per il ponte sullo stretto di Messina come un mero 'scambio di cortesie' con il ministro Salvini. Invece di esprimere riconoscenza alle opposizioni per il loro lavoro responsabile in commissione bilancio, l'assessore Falcone persiste nell'attaccarci - continua la nota - Sembrerebbe che egli costruisca la sua esistenza in funzione della presenza di un nemico, anche quando non esiste, spingendosi a inventarselo per giustificare il proprio ruolo. Eppure, le opposizioni avevano già espresso la loro solidarietà a Falcone per essere stato declassato da Schifani ad una sorta di ragioniere dopo aver subito la revoca delle deleghe alla programmazione ed ai fondi extra regionali. Con questo comportamento il 'ragioniere' Falcone rischia di superare il ragionier Fantozzi per la sua comica inconcludenza. Grazie alla serietà delle opposizioni, la legge di stabilità non è rimasta paralizzata in commissione bilancio nonostante nelle commissioni di merito si sia agito a colpi di forzature regolamentari da parte della maggioranza. Ma come accade spesso nella vita l’ingratitudine umana è più grande della misericordia di Dio".

De Luca, Sciotto e Catanzaro chiedono dunque al presidente del Parlamento siciliano, Galvagno, di intervenire sull’assessore Falcone "che rischia, con la sua ansia da prestazione per la sua candidatura alle prossime elezioni europee, di avvelenare i lavori d’aula procrastinando l’approvazione della legge di stabilità a fine gennaio".

Articolo aggiornato alle  21.20 del 16 dicembre 2023 // aggiunta replica opposizioni

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