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Pergolizzi scrive, Croce non risponde: in Consiglio comunale è attesa per il parere dell'Avvocatura

Il presidente d'Aula ha inviato la richiesta di acquisizione del documento agli uffici di Palermo e allo stesso consigliere a rischio decadenza. L'otto febbraio scadrà l'ultimo rinvio

Il caso Croce non vede ancora la parola fine. Dopo l'ultimo rinvio sull'avvio della procedura di decadenza del consigliere comunale di Forza Italia per incompatibilità con il suo incarico di soggetto attuatore per il dissesto idrogeologico il presidente del Consiglio comunale ha scritto all'avvocatura dello Stato a Palermo e allo stesso esponente politico di centrodestra. Il parere dell'Avvocatura - che secondo indiscrezioni ma non ci sono conferme ufficiali sarebbe negativo per Croce - è stato rilasciato nel maggio 2023 ma non si conosce a più di sei mesi di distanza il contenuto. Pergolizzi ricorda all'Avvocatura dello Stato che questo documento - come richiesto dal Consiglio - è necessario per procedere alla votazione sulla posizione di Croce eletto alle comunali 2022 come miglior candidato sindaco perdente contro Federico Basile. Stessa missiva Pergolizzi ha trasmesso al consigliere comunale. Ma a distanza di giorni non sono giunte risposte alla presidenza del Consiglio. 

Il caso Maurizio Croce, il Consiglio rinvia 

Nella seduta dell'otto gennaio il Consiglio su mozione del capogruppo di Fratelli d'Italia Libero Gioveni aveva posticipato di un mese la votazione. La richiesta era di ottenere in aula il parere dell'Avvocatura dello Stato sul suo mantenimento o meno nell'incarico elettivo rispetto alla funzione di commissario di governo per il dissesto idrogeologico. In stand by c'è pure la designazione ancora non formalizzata di componente del Comitato portuale
 

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