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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Riesplode il caso del pronto soccorso del Policlinico: "Costi raddoppiati e riapertura lontana"

Sud chiama nord denuncia ritardi inaccettabili per il piano di potenziamento della rete ospedaliera per l'emergenza Covid

Si fa il punto in Commissione Salute dell'Assemblea Regionale Siciliana, sul potenziamento della rete ospedaliera. Un incontro atteso che giunge a sei mesi dalla prima richiesta di convocazione avanzata dai deputati di Sud chiama Nord. 

“Purtroppo, spiega il deputato Giuseppe Lombardo, l'incontro odierno ha rivelato una situazione inaccettabile. A sei mesi dalla richiesta di convocazione, scopriamo oggi che alla conclusione dei lavori per il Pronto soccorso del Policlinico di Messina, uno dei 74 interventi previsti in ambito regionale, ci vorranno ancora 9 mesi, dopo tre anni dall'inizio di questa fondamentale opera.

L'architetto Salvatore Lizio, ex Soggetto Attuatore del piano, ha risposto oggi in qualità di responsabile ancora in carica in attesa che il presidente Schifani proceda a nuova nomina.

Durante la sua audizione, è emerso che il budget originale di 200 milioni di euro destinato per il potenziamento della rete ospedaliera per l'emergenza COVID è stato chiaramente insufficiente. Inoltre, la situazione del Pronto Soccorso del Policlinico Universitario di Messina è diventata paradossale: dopo tre anni dalla sua chiusura, il costo previsto è passato da 4 milioni a 8 milioni e mezzo, e la riapertura è ancora lontana.

Siamo preoccupati per la gestione finanziaria e sanitaria di questo piano. È evidente che è stato sottostimato dal punto di vista economico e sopravvalutato dal punto di vista sanitario. Questo non è solo un problema di gestione, ma una questione che riguarda direttamente la salute e il benessere dei cittadini siciliani.

È paradossale pensare che stiamo parlando di interventi che dovevano essere completati nel giro di pochi mesi per far fronte all’emergenza Covid e ci troviamo invece a distanza di tre anni, con l’emergenza ormai fortunatamente superata, a dover ancora fare i conti con cantieri aperti.

Sud chiama Nord chiede una revisione immediata e trasparente di questo piano. I cittadini siciliani meritano una rete ospedaliera efficiente, sostenibile e pronta a rispondere alle esigenze sanitarie, soprattutto in tempi di emergenza come quello che abbiamo vissuto.

Continueremo a monitorare da vicino la situazione e a sollecitare un'azione tempestiva e responsabile da parte delle autorità competenti. La salute dei siciliani non può aspettare ulteriori ritardi e incertezze”.

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