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Cronaca

Ucraina, in moto la macchina dell'accoglienza: appello al commissario Santoro, a Rometta arrivano i primi bimbi

La deputata di Articolo Uno Maria Flavia Timbro chiede di aumentare il numero dei posti disponibili nel Comune con l’attivazione, sin da subito, delle opportune procedure, affittando nuovi appartamenti per ospitare i rifugiati e supportare le famiglie pronte a dare ospitalità

Ampliare il Sistema Accoglienza Integrazione (SAI) accrescendo il numero dei posti disponibili nel Comune di Messina con l’attivazione, sin da subito, delle opportune procedure, affittando nuovi appartamenti per ospitare i rifugiati e supportando le tante famiglie che si stanno predisponendo all’accoglienza con gli strumenti già previsti dai servizi della Rete SAI.

E’ quanto chiede al commissario straordinario del Comune di Messina Leonardo Santoro, la deputata di Articolo Uno Maria Flavia Timbro.

“Siamo di fronte ad un’emergenza ma la risposta deve essere corale e organizzata - spiega la parlamentare -  senza immaginare ipotesi estemporanee che rischiano di ledere i diritti dei rifugiati. In questa direzione potrebbe essere utile chiedere una convocazione urgente del Consiglio Territoriale per l'Immigrazione, presieduto dalla prefetta, al fine di attivare un Tavolo Tecnico Permanente con gli enti e le organizzazioni che si occupano di accoglienza e di tutela dei diritti dei migranti”.

In sette giorni sono oltre un milione i profughi arrivati dall’Ucraina ai paesi vicini e secondo l'organizzazione umanitaria Onu i rifugiati arriveranno a 4 milioni nel giro di pochi giorni. 

“La gravità della situazione in Ucraina sta determinando un’emergenza umanitaria tale da aver indotto, nei  giorni scorsi, il Consiglio di Giustizia e Affari Interni dell'Unione Europea ad approvare, all’unanimità dei Ministri degli Interni dei paesi membri, l'istituzione di un meccanismo di protezione temporanea in risposta all’afflusso di sfollati - ricorda Timbro - Con l’attivazione della direttiva 2001/55/CE si prevedono norme minime per l’accoglienza e la concessione della protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di sfollati”.

In Sicilia in moto la macchina dell'accoglienza

In Sicilia si è  già messa in moto la macchina organizzativa dell'accoglienza predisposta dalla Regione per i profughi dell’Ucraina. A renderlo noto, il presidente Nello Musumeci che ha annunciato la firma dell'ordinanza  di Protezione civile nazionale che delega le Regioni a mettere in campo le azioni a favore dei cittadini in fuga dall'Ucraina.

"Lavorerò d'intesa con i nove prefetti, con gli enti locali e con tutte le istituzioni che - ha detto il Governatore - vorranno adoperarsi in questo senso. Abbiamo già dato disponibilità alla Croce Rossa per fare arrivare farmaci in Ucraina, mentre mettiamo a disposizione in Sicilia un certo numero di posti letto nelle strutture sanitarie, destinati soprattutto ai bambini. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, nella speranza che questa assurda guerra - ha concluso Musumeci - possa presto concludersi con il buon lavoro della diplomazia". 

Bambini da Brovary a Rometta

Proprio ieri, a Rometta, sono arrivati  per essere ospitati un gruppo di bambini dall'Ucraina, e, precisamente, dal Villaggio SOS di Brovary, città a circa 20 km da Kiev.

"Penso proprio che, interpretando il desiderio ed il senso di dovere etico di tutti i miei concittadini - ha detto il sindaco di Rometta, Nicola Merlino - sia nostro compito organizzarci per fare anche noi tutti la nostra parte affianco ad Ines e Giuseppe e, nei limiti di quelle che sono le nostre capacità, ospitare, con tutte le nostre energie ed il nostro affetto, i bambini che sono arrivati e quelli che in seguito potranno arrivare da questa bellissima e sfortunata terra. È questo che riteniamo nostro dovere fare, è questo quello che faremo".

"Ormai conviviamo quotidianamente attoniti con le drammatiche immagini di una guerra vera, assurda - ha detto Merlino -  che è piombata nella vita di tante famiglie distrutte, conviviamo con le immagini della morte, con la paura, con le immagini dell'angoscia della divisione di padri dai propri figli e dai propri cari. Con le terribili esplicite minacce di una guerra senza ritorno e senza precedenti che può portare ad effetti inimmaginabili. Un pazzo o, forse anche peggio, un lucido progetto di un uomo senza scrupoli, senza moralità e senza rispetto per la vita. Gli uomini che restano nella loro terra con orgoglio a difenderla dall'arroganza della violenza e della forza contro la vita e la serenità. Anche con le sole mani. I valori immutabili più sacri ed inviolabili. Il Bene contro il male. Non si può rimanere inerti spettatori, consapevoli del senso di impotenza, di frustrazione e di vergogna che pervade l'animo di tutti e di ognuno di noi".

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