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Cronaca

Il messaggio di umiltà entra a Palazzo Zanca con l'Arcivescovo Accolla: "Servite la città con il sentire del cuore"

La visita del presule al sindaco, agli assessori e al consiglio comunale per lo scambio di auguri in vista delle festività natalizie

Basso profilo ma altissimo valore istituzionale e morale. La visita di venerdì pomeriggio dell'Arcivescovo Giovanni Accolla a Palazzo Zanca ha portato, fra consiglieri e giunta, un segnale di fede e speranza. Ad accogliere il presule il sindaco Federico Basile. Dopo un incontro con gli assessori, l'arcivescovo si è recato in consiglio comunale, dove era in corso una seduta per l'approvazione del Bilancio consolidato, consegnando ai presenti un biglietto di Natale raffigurante la Natività di Antonello Gagini, accompagnato dalla massima di don Primo Mazzolari: "Così entra nel mondo la gioia, attraverso un bambino che non ha niente”. 

Ed è sul valore della politica vissuta come missione nei confronti della collettività che si è concentrato il discorso dell'arcivescovo. Il presule ha sottolineato a ciascun consigliere che il fine ultimo di ogni azione deve essere il bene della città, stabilito da scelte dettate dal "cuore" a dispetto dell' "utile personale". 

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"Grazie a tutti coloro che si fanno carico dell'attività amministrativa", ha detto l'arcivescovo. "Viviamo in una società fortemente disgregata e volatile, dove rincorrere le ideologie spesso ci divide, ma le ideologie ci vogliono, è necessario invocarle, dobbiamo avere idee di riferimento, credi da proclamare e professare, ma sarebbbe bello che chi si fa carico della cosa pubblica ponga attenzione alle persone e ai problemi che vivono quotidianamente", ha aggiunto. 

L'invito è quello a non farsi dividere da opposizioni ma a cogliere in esse la bellezza e il vantaggio che per il lavoro del civico consesso può derivarne. "Nel servizio a cui opposizioni e maggioranze siete stati chiamati a svolgere c'è il denominatore comune dello sguardo attento con le orecchie del cuore per servire la collettività", ha detto ancora l'arcivescovo. 

Il leitmotiv dell'incontro Accolla lo prende in prestito da Paolo VI, perchè se "la politica è la manifestazione più alta della carità", ha proseguito ancora il presule, "quale ricchezza c'è nel cuore di ognuno di voi come senso di responsabilità, per far crescere questa città nella coscienza di essere un popolo che si appartiene reciprocamente? come si suscita il senso di responsabilità verso l'altro in ogni cittadino? è questa la vostra missione". 

Un messaggio che, senza giri di parole, ma ricco di metafore, ha voluto ribadire il valore della fratellanza e dell'uguaglianza che accomuna ciascun cittadino, dentro e fuori il Palazzo. "L'esperienza dell'umiltà allarga gli orizzonte di amore e condivisione", ha concluso ringraziando, ancora una volta, tutte le cariche istituzionali per il lavoro compiuto. 

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