Morte del piccolo Jad a 4 mesi, iscritti nel registro degli indagati anche i genitori

Non solo i medici ma anche i genitori. Salgono a cinque gli indagati per la morte del piccolo Jad, il neonato tunisino di appena 4 mesi morto sabato scorso al Policlinico per una emorragia cerebrale a seguito di una caduta accidentale.

Oltre a tre sanitari (presumibilmente dell’ospedale Fogliani di Milazzo) la procura di Barcellona ha iscritto nel registro degli indagati anche i genitori. Un atto dovuto dal momento che il piccolo, secondo quanto emerso, sarebbe caduto dalle braccia di uno di loro. La procura che ha dunque ipotizzato anche il reato di omicidio colposo, ha  sequestrato i telefonini della famiglia e quelli dei nonni. Una vicenda terribile che ha sconvolto l'intera comunità di Barcellona dove  la famiglia di origine tunisina è integrata da anni e benvoluta, descritti come famiglia di grandi lavoratori. 

Intanto per il piccolo, che rimane nella sala mortuaria del Policlinico, si aspetta che venga effettuata l’autopsia mentre i genitori, assistiti dagli avvocati Giorgio Leotti e Giulio Lima  hanno presentato un esposto per chiedere di fare luce sui soccorsi.

Il bimbo infatti, dopo la caduta avvenuta in casa intorno alle 20.30 di venerdì scorso, erano andati al pronto soccorso di Milazzo ma dopo una consulenza  pediatrica erano stati rimandati a casa che la raccomandazione di tenere sotto controllo il piccolo. I genitori sono poi ritornati a distanza di due ore perché la situazione appariva sempre più grave, il bimbo continuava a piangere e aveva conati di vomito. Sono dopo cinque ore dunque, sarebbe stata effettuata la Tac che documenta l'emorragia in corso. Da qui la corsa in ambulanza al Policlinico. Jad  uscirà dalla sala operatoria alle 5 del mattino in sala operatoria per essere poi trasferito nel reparto di terapia intensiva dove morirà alle 8.