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Cronaca

Cartelle "pazze" per l'acqua sotto l'albero, spedite 75mila raccomandate per stanare i morosi ma c'è anche chi ha pagato

La presidente Bonasera: "Su sessantamila lettere recapitate qualche segnalazione di errore è fisiologica". Presto il potenziamento degli uffici con due nuove postazioni dedicate agli utenti

Caos cartelle pazze dell’acqua spedite con raccomandata agli utenti. Nell’ultima settimana, diversi cittadini hanno ricevuto le cosiddette ‘bollette dell’acqua’ da parte delll’Amam. In molti si sono trovati sbalorditi non per le cifre riportate ma per la certezza di aver già pagato gli importi richiesti. E questo ha provocato una vera e propria processione verso gli uffici di viale Giostra dove tanti si stanno recando per chiedere spiegazioni, altri hanno già chiesto al legale come procedere. Sono due le principali obiezioni che i cittadini riportano. La prima è quella relativa alla somma da pagare, per alcuni mai così alta negli anni scorsi. La seconda invece riguarda il fatto che hanno già pagato, magari con solo uno o due giorni di ritardo. Ancora di più sono quelli che protestano perché la richiesta di pagamento riguarda il mese di novembre appena trascorso. A molti utenti sono state recapitati avvisi per mancato pagamento di €42,00 dell’ultima fattura Amam regolarmente quietanzata nei termini o con qualche giorno di ritardo, ed evidenziano un danno economico del bilancio dell’ente: "Non era più giusto e corretto - evidenziano - mettere in mora tutti coloro che risultano debitori alla data del 30 settembre?".

Una brutta sorpresa dunque sotto l’albero ma secondo gli uffici di viale Giostra necessaria per mettere finalmente ordine all'anagrafica e stanare i morosi.

"Abbiamo fatto una migrazione al nuovo software e spedito oltre 75 mila raccomandate - spiega a MessinaToday la presidente Loredana Bonasera - abbiamo sollecitato tutti quelli che risultano morosi, anche dai dieci euro in su. Abbiamo inviato a scaglioni le lettere, ed entro il 31 dicembre dovrebbero arrivare a tutti. Naturalmente su questi numeri è possibile che si siano delle anomalie, ma rispetto alla mole di lavoro avviato, già sessantamila le lettere recapitate, si tratta ancora di poche segnalazioni assolutamente fisiologiche. Siamo pronti a risolvere il problema laddove si presenta e invitiamo a segnalare con fiducia eventuali errori. Con i nostri uffici potranno tranquillamente risolvere la situazione".

In questi giorni gli uffici dell'Amam sono presi d'assalto. Un afflusso che dipende anche dal fatto che la Partecipata sta regolarizzando pure tutte quelle posizioni che non erano "allineate". "C’erano addiruttura utenze intestate ancora a defunti - continua Bonasera - Il mese scorso abbiamo mandato circa settemila raccomandate agli eredi di defunti, anche e soprattutto per aggioranere la nostra anagrafica. Da questo dipende il maggiore afflusso nei nostri uffici. Per fronteggiare la situazione stiamo infatti attivando altre due postazioni per gli utenti e incrementeremo anche quelle al centralino".

Di certo la parola d'ordine è recuperare le somme dovute. "All’Amam risultano novanta milioni di crediti, il nostro obiettivo è recuperare il più possibile - conclude la presidente - Daremo tempo per regolarizzare anche rateizzando, una ventina di giorni così come scritto nella diffida. Diversamente saremo costretti anche a sospendere o ridurre l’erogazione".

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