Il comune di Cesarò senza guardia medica e pediatra, Leanza: "Nessuno vuole lavorare qui"
Il legale e concittadino ha chiesto all'assessorato regionale alla sanità di procedere attraverso delle modalità di reclutamento che possano risolvere il problema
Il comune di Cesarò senza un medico di guardia e senza un pediatra. Ha chiuso da poco i battenti l'unico presidio di continuità assistenziale presente nel paese nebroideo per mancanza di personale. A lanciare l'allarme il concittadino e avvocato Calogero Leanza determinato a risolvere un problema che potrebbe avere gravi ripercussioni per i cittadini, costretti a rivolgersi in caso di necessità ai presidi di Bronte o Catania molto distanti dal borgo.
"Questa è una sede particolare per cui è difficile reclutare il personale essendo disagiata e lontana - spiega Leanza - Servono quindi procedure specifiche di reclutamento che consentano ai medici di svolgere il loro lavoro attraverso le giuste modalità contrattuali". Da alcuni giorni intanto la comunità è abbandonata dal punto di vista assistenziale ed alle prese anche con il rigido cambiamento climatico che in inverno porta neve e disagi anche nei collegamenti con i centri più grandi.
Leanza ha allertato attraverso un colloquio telefonico l'assessorato regionale alla sanità presentando la questione. "Attualmente non risultao esserci medici disponibili per svolgere questo servizio - ha scritto anche sulla sua pagina facebook il legale - Ho rappresentato l’importanza e l’essenzialità di questo presidio e mi hanno assicurato che attiveranno delle procedure concorsuali speciali, fatte ad hoc per il caso, al fine di riuscire a reclutare il personale idoneo".