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Cronaca

Coronavirus, più medici nella ambulanze e al Piemonte in arrivo tute e mascherine

Le nuove disposizioni dell'Asp e del direttore generale Barone che ha differenziato l’accesso al pronto soccorso ed è pronto a chiedere un finanziamento alla Regione per la camera a pressione negativa

La Sanità a Messina affronta l’emergenza Coronavirus adeguando tempi e strutture. Tornano i medici nelle ambulanze che nei mesi scorsi dovevano viaggiare in gran parte non medicalizzate a causa della riduzione delle ore straordinarie previste dall’Asp.

“Visti gli ultimi avvenimenti relativi alla diffusione del Coronavirus ed in relazione agli atti di indirizzo emanati dal Ministero della Salute e dall’assessore regionale per la Salute Ruggero Razza – si legge in una nota del direttore generale Paolo La Paglia - tesi a garantire la massima funzionalità dei servizi di emergenza-urgenza anche al fine di garantire il regolare turnover del personale Dea impiegato nei Pronto Soccorsi dell'Asp di Messina, considerata la necessità di assicurare percorsi differenziati dedicati all’emergenza coronavirus, la direzione strategica ha autorizzato i Medici di Emergenza Sanitaria Territoriale, in deroga al piano straordinario per il mantenimento delle ambulanze medicalizzate adottato con delibera n. 3041/2019, ad effettuare – con effetto immediato - eccedenza oraria fino ad un massimo di 216 ore mese, presso tutti i Pronto Soccorso aziendali. L’eccedenza oraria presso i pronto soccorsi potrà essere effettuata solo dopo avere coperto le ore di servizio presso la propria postazione di lavoro”.

Nuove misure anche all’ospedale Piemonte dove è stato differenziato l’accesso al pronto soccorso mediante un ingresso dedicato e oerientato così nel caso in cui un paziente dovesse presentarsi con sospetta infezione da Codiv-19 non accederebbe ai locali del pronto soccorso in condizioni di promiscuità con altri pazienti in attesa.

Lo comunica il direttore generale Vincenzo Barone facendo riferimento anche a specifiche richieste delle organizzazioni sindacali.

Barone comunica anche che ha provveduto a dotare il personale di dispositivi individuali di sicurezza e di aver ordinato tremila mascherine ffp2, 160 tute da protezione da agenti infettivi e chimici, diecimila mascherine chirurgiche, 600 mascherine ffp3, quattromila guanti in nitrile, 60 occhiali di protezione e seimila camici in tnt per i visitatori.

Il direttore generale proporrà all’assessorato richiesta di finanziamento per la realizzazione di una camera a pressione negativa dove disporre il ricovero di casi sospetti.

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