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Cronaca

Prelievo di organi al Policlinico, Puliatti: “Un gesto d'amore e un segno di rinascita”

Parla il responsabile del Coordinamento per la Donazione. L'intervento ha richiesto il coinvolgimento di un'équipe multidisciplinare

Un nuovo prelievo di organi è stato effettuato al Policlinico "G. Martino" di Messina. Anche se l'azienda ospedaliera mantiene il riserbo sul nome del donatore, si tratta - come anticipato ieri da MessinaToday - del 32enne Nino Ricciardo, morto dopo una settima di agonia in seguito ad una caduta dal cavallo nelle campagne di Piraino.

Un grande gesto di generosità da parte della famiglia del paziente che già in vita aveva espresso  - al momento di rinnovare il documento di identità - la propria volontà che i congiunti hanno ora inteso rispettare, sono stati prelevati il cuore, fegato e reni e le cornee, inviate alla Banca degli Occhi di Mestre.

Muore in seguito alla caduta da cavallo, saranno donati gli organi

Il prelievo ha richiesto il coinvolgimento di un'équipe multidisciplinare, a lavoro per ore insieme ai colleghi provenienti da altre strutture italiane.

"È anche questo – afferma Francesco Puliatti, responsabile del 'Coordinamento per la Donazione ed il Trapianto Organi e Tessuti' del Policlinico – un segno di rinascita, dopo la fase più acuta dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19. L'Azienda, come è noto, è stata sede del principale Covid Hospital dell'area metropolitana di Messina e ciò ha inevitabilmente bloccato l'attività delle donazioni, che a inizio anno aveva fatto registrare un importante picco. Più in generale, la crisi connessa alla pandemia ha rischiato di fare abbassare i riflettori su una tematica che, invece, oggi diventa più che mai importante. Abbiamo visto gli incredibili sforzi fatti in questi mesi da medici e infermieri per salvare persone malate, abbiamo assistito a una gara di solidarietà in tutto il mondo per stare al loro fianco. Mi auguro che questo spirito, questa generosità, possano andare anche al di là dell'emergenza Covid, traducendosi con costanza in un fondamentale gesto d'amore qual è la donazione degli organi. Già in vita, come avvenuto in quest'ultimo caso, si può esprimere il consenso alla donazione e ciò alleggerisce sicuramente le scelte dei propri congiunti. Ringrazio innanzitutto la famiglia del donatore per l'enorme sensibilità dimostrata. Ringrazio l'Azienda ospedaliera  per il continuo impegno sul fronte della cultura delle donazioni. Un doveroso ringraziamento, poi, lo rivolgo al personale della Rianimazione e a tutti i professionisti che sono stati coinvolti nell'espianto. Quando parliamo di lavoro d'équipe non lo facciamo soltanto per evidenziare un profilo tecnico della procedura, ma soprattutto per sottolineare la sinergia, lo spirito di collaborazione e il grande coinvolgimento che caratterizza, in quei drammatici momenti, l'operato del personale interno ed esterno all'azienda, chiamato a operare".

Il cuore di Ricciardo è stato portato in Campania, mentre fegato e reni sono rimasti in Sicilia.

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