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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Spadafora

La maturità ripetuta due volte, parlano i ragazzi: "Costretta a rinviare gli studi all'estero, all'inizio pensavo fosse uno scherzo"

Le testimonianze degli studenti del Galilei tornati sui banchi per ripetere la prova orale. La storia di Andrea che stava per trasferirsi a Malta e quella di Antonio che temeva per la sua carriera universitaria. "Avvisato mentre ero in crociera". Il retroscena di una vicenda che ha fatto parlare l'Italia intera

Festeggiare la maturità a poco più di un mese dal Natale è un avvenimento più unico che raro. Ma è proprio quello che stanno facendo in questi giorni gli undici ragazzi della quinta A del liceo Galilei di Spadafora, ormai noto in tutta Italia come la scuola dove si è reso necessario ripetere la prova orale degli esami di Stato. Così ha disposto l'ufficio scolastico regionale dopo le "gravi irregolarità" riscontrate in seguito al ricorso dei genitori di una studentessa. E così lo scorso 11 novembre gli allievi del liceo linguistico messinese si sono nuovamente presentati davanti alla commissione riaffrontando il tanto temuto colloquio orale. Uno step obbligatorio visto che il loro ricorso al Tar era stato respinto. Una storia che ha visto protagonisti giovani con tanti progetti e ottimismo per il loro futuro, chiamati a superare una prova sicuramente non facile da gestire. Ma ci sono tutti riusciti, per la maggior parte di loro è stato riconfermato il voto già stabilito a giugno, compresa la giovane che ha dato il via alla querelle segnalando che nella chat di classe una docente - che ora rischia il provvedimento disciplinare - aveva anticipato gli argomenti oggetto della prova agli studenti.

La vicenda che comportato dei disagi all'intera classe. Andrea Briguglio ad esempio aveva scelto di studiare all'estero ma è stata costretta a rimandare tutto al prossimo anno. "Ero pronta a trasferirmi a Malta per frequentare l'università - racconta la ragazza a MessinaToday - avevo già visto il campus che mi avrebbe ospitata e stavo ultimando tutta l'organizzazione. Purtroppo quando ho saputo che avrei dovuto ripetere la prova orale non ho potuto far altro che rinunciare perché l'università alla quale mi ero rivolta non prevede l'iscrizione con riserva. Ci proverò il prossimo ottobre - spiega - nel frattempo frequenterò corsi di formazione per cercare di sfruttare nel modo migliore questa lunga attesa".

Per Andrea non è stato facile riprendere i libri. "Pensavo fosse uno scherzo - dice - ma poi ho capito che si trattava di una cosa vera. Sicuramente ho vissuto un trauma però sono sicura che tra un po' di tempo ricorderò tutto con maggiore serenità. La mia notte prima degli esami bis? L'ho passata quasi tutta da sveglia, non vedevo l'ora di andare a scuola e togliermi il pensiero". 

"Ero in crociera quando mi hanno detto che avrei dovuto rifare la maturità"

Antonio Oliva, invece, ha giocato a padel poche ore prima di sedersi nuovamente davanti alla commissione. "Era l'unico modo per allentare la tensione", spiega il giovane mentre rivive mentalmente tutta la sua travagliata estate. "Ero in crociera quando mi hanno informato che avrei dovuto ripetere gli orali - racconta - in mare aperto era difficile comunicare e all'inizio non volevo crederci. Poi ho ricevuto formale comunicazione via mail senza però riuscire a capire cosa fosse accaduto. Ho provato ansia ed angoscia perché temevo per il mio futuro da neo studente di Giurisprudenza a Messina. Per fortuna ho potuto continuare a seguire le lezioni senza però poter accedere agli esami. Nel frattempo ho ripreso i libri mentre speravamo nell'accoglimento del ricorso presentato al Tar, ma alla fine sono riuscito a sostenere l'esame nuovamente e senza particolari problemi".

Tra gli studenti c'è anche la ragazza che si era trasferita a Roma per proseguire gli studi ed è stata costretta a tornare a Spadafora per la maturità bis. Anche lei avrà senz'altro una storia curiosa da raccontare nei prossimi anni, consapevole di aver vissuto comunque un'esperienza che non capita certo di frequente ma che comunque forma. Lo sa bene Andrea Fiore, l'avvocato che insieme alla collega Caterina Galletta ha seguito i ragazzi. "I ragazzi sono stati bravi - spiega - dimostrando nuovamente di essere ben preparati. Quanto accaduto ritengo abbia una rilevanza anche sociale perché si rischia di delegittimare il ruolo della scuola intesa come istituzione. Non può passare il messaggio che in caso di insoddisfazione per un voto c'è sempre la carte del ricorso. Lo studente deve imparare ad accettare un giudizio altrimenti tutto rischia di andare alla deriva".

Intanto, proseguono gli accertamenti sulla condotta della docente che nel frattempo è stata trasferita in un altro istituto, cosa che aveva comunque richiesto prima che scoppiasse il caso. Gli avvocati dei dieci ragazzi intanto seguono la vicenda e riservano la possibilità di altre azioni legali. 

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