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Cronaca

Cappuccini e Bonanno per vent'anni all'Università: il Comune "boccia" le società sportive

La delibera di giunta che affida la gestione dei tre impianti all'ateneo peloritano. In ballo la possibilità di riqualificare i campi con i fondi Miur. Il cambio di rotta di Palazzo Zanca dopo le difficoltà post Covid

Palazzo Zanca scrive un nuovo futuro per la gestione a titolo gratuito degli impianti sportivi, argomento da tempo bollente e adesso prossimo a una svolta. In una delibera approvata all'unanimità, la giunta De Luca ha deciso affidare per vent'anni all'università il campo di calcio "Bonanno" e della piscina e campo d'atletica del centro Cappuccini. Era stato lo stesso Ateneo nei mesi scorsi a chiedere al Comune l'affidamento in concessione dei tre impianti per 15 anni salvo poi sottolineare che per ricevere i fondi Miur, necessari alla riqualificazione delle strutture, era necessario estendere l'accordo ad almeno 19 anni.

Da qui la manovra fortemente voluta dall'assessore allo Sport Francesco Gallo. La collaborazione tra il Comune e l'Università - si legge nella delibera -  comporterebbe per la città evidenti vantaggi in termini di efficacia, efficienza ed economicità, quali il rispetto degli standard di qualità sportiva e sociale caratterizzanti la finalità pubblica dell'Impianto, la possibilità di un modello di gestione stabile, vantaggioso, efficace nel mantenere e migliorare la vocazione sportivo-agonistica dell'Impianto e gli obiettivi di promozione sociale delle discipline sportive in esso praticabili, mediante una conduzione efficiente sul fronte economico ed in grado di sfruttare le potenzialità dell'mpianto". L'obiettivo è quindi arrivare agli interventi di riqualificazione e ammodernarmento degli impianti attraverso interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria realizzati con oneri a carico dello stesso Ateneo con opere che resteranno a beneficio degli impianti sportivi di proprietà del comune di Messina con il conseguente miglioramento dei servizi all'intera collettività.

Ma nello stesso tempo non si può non sottolineare la precisa scelta politica dell'amministrazione di tagliare i ponti con le società sportive. Sull'argomento lo stesso Gallo non ha rilasciato dichiarazioni, ma è evidente che il meccanismo si è rotto a causa di criticità nella gestione ordinaria delle singole strutture sicuramente acuite dal Covid.Bisogna adesso capire come verranno regolati i rapporti visto ad esempio che il "Bonanno" era già stato assegnato ad alcune società sportive che avevano ripreso l'ordinaria attività dopo lo stopo causato dalla pandemia. Diversa la situazione del centro Cappuccini la cui piscina era stata al centro di un contenzioso tra Comune e Waterpolo finito al Tar mentre in merito a gennaio si attende il parere del Cga. Il campo d'atletica è attualmente sotto il controllo della Messina Servizi.

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