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Cronaca

Irccs Piemonte trasformato in Fondazione? La Uil lancia l'allarme e scrive al ministero

Le preoccupazioni del sindacato dopo una nota indirizzata al ministro Speranza dai vertici dell'Istituto. " Chi pensa di ottenere giovamento o benefici da tale proposta?"

L'Irccs-Piemonte potrebbe essere trasformato in una Fondazione. Lo sostiene la Uil che, carte alla mano, ha inoltrato una missiva direttamente al ministro della Salute Roberto Speranza così come alla Regione.

Il segretario generale Ivan Tripodi, il segretario generale di categoria Pippo Calapai e il coordinatore area medica Corrado Lamanna, puntano il dito contro una nota inviata lo scorso 16 settembre in ministero dai vertici dell'Istituto Vincenzo Barone e Dino Bramanti contenente appunto una richiesta di trasformazione dell’Irccs Neurolesi in Fondazione. "Tale richiesta - precisano i sindacalisti - ha suscitato notevolissime preoccupazioni tra i numerosissimi lavoratori dell’Irccs Neurolesi di Messina. Infatti, non si spiega lo sfrenato movimentismo, specie del direttore scientifico dell’Irccs Bramanti, già in quiescenza e il cui incarico di Direttore Scientifico scadrà tra pochissimi mesi, il quale, per altro, è stato il protagonista della ormai ben nota questione riguardante l’App Sicilia Sicura e, recentemente, ha inspiegabilmente chiesto la chiusura dei centri Spoke di neuro-riabilitazione siciliani gestiti dall’Irccs Neurolesi di Messina. E’ opportuno ricordare che l’Irccs Neurolesi di Messina è un Ente Pubblico che, a seguito della legge regionale n. 24/2015, ha assorbito l’ospedale Piemonte. Tale ospedale, non dimentichiamolo, è stato salvato grazie all’impegno profuso da migliaia di cittadini messinesi che, a seguito di una straordinaria mobilitazione popolare, hanno ottenuto dall’Ars l’approvazione, pressochè unanime della citata legge".

Per la Uil sarebbe quindi a rischio la sopravvivenza dell'ospedale Piemonte, accorpato all'Irccs nel 2015. Si fa, inoltre, presente che l’art. 2 del Decreto Legislativo 288/2003 prevede la trasformazione degli IRCCS in Fondazioni solo ed esclusivamente per quelli esistenti alla data in vigore della Legge n. 3 del 16/01/2003, mentre l’Irccs Neurolesi di Messina è stato riconosciuto in data 4 marzo 2006. Le Fondazioni avranno natura giuridica pubblica, però saranno aperte alla partecipazione di soggetti pubblici e privati e saranno gestite da un Consiglio di amministrazione con rappresentanti delle Istituzioni Pubbliche e Private. Non vorremmo minimamente immaginare che chi esce dalla porta intenda entrare dalla finestra". Appare, quindi, chiara la risposta del Ministero della Salute che evidenzia come per la fattispecie della trasformazione degli Irccs in Fondazione non esistono casi analoghi, passando la palla direttamente alla Regione Sicilia".

Tripodi, Calapai e Lamanna esprimono quindi forte preoccupazione per una questione che investe il tessuto sociale della città di Messina. In tal senso, ci domandiamo: chi pensa di ottenere giovamento o benefici da tale proposta? Forse i privati che entreranno a far parte della Fondazione? Tenuto conto degli enormi timori che accompagnano la preoccupante operazione, appare opportuno non dimenticare che, da parte dell’Irccs Neurolesi di Messina, ci sono ben 91 milioni di euro da spendere. Con la Fondazione tutti gli Operatori dell’Irccs saranno garantiti? Insomma, si paventa, sic et simpliciter, la privatizzazione dell’Irccs Neurolesi di Messina.

Uil e la Uil Fpl  chiedono un immediato confronto con le autorità "al fine di poter chiarire i tantissimi dubbi attualmente esistenti che, fra l’altro, rappresentano un fortissimo motivo di preoccupazione per i lavoratori dell’Irccs Neurolesi di Messina".

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