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Cronaca

"Niente mascherine all'aperto in estate", l'annuncio del sottosegretario Costa

Intervistato da today.it l'esponente del governo Draghi spiega i provvedimenti che l'esecutivo intende adottare a luglio e agosto

Dopo il Decreto legge sulle riaperture e il prosieguo della campagna vaccinale l’Italia si prepara a guardare il futuro con ottimismo: la speranza è che si possa tornare a una sorta di normalità già in queste settimane, sognando le vacanze grazie alla possibilità di vaccinarsi sempre più. Ottimismo confermato dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa (Noi con l’Italia) intervistato da Stefano Pagliarini di today.it che, per agosto, prevede un Paese alle prese con una vera e propria vaccinazione di massa e senza più le mascherine all’aperto. Proprio Costa, in un tweet, aveva detto: "Mai più passi indietro".

E allora tutti in vacanza senza mascherina?

"Innanzi tutto confermo che dobbiamo essere convinti di essere entrati in un periodo che ci porta verso un ritorno normalità e non possiamo permetterci passi indietro. Questa è anche la motivazione su cui si impostano le riaperture, con la consapevolezza di fare un passo dopo l’altro, ma sempre in avanti. Vorrei sottolineare alcuni aspetti dell’ultimo decreto, che ci ha fatti uscire dal clima di incertezza. Ci chiedevano date per pianificare e la politica si è assunta la responsabilità delle scelte. Per quanto riguarda la campagna vaccinale, stiamo andando a ritmo sostenuto, giugno sarà determinante con oltre 20 milioni di dosi e oggi la struttura in piedi è in grado di superare le 500mila dosi al giorno. Per quanto riguarda le vacanze, possiamo fare più di una riflessione, da un lato il posticipo della seconda dose ci consente una maggiore programmazione, soprattutto se pensiamo che per Pfizer e Moderna il richiamo è dopo 42 giorni. Poi dobbiamo pensare che per chi fa le vacanze prolungate, c’è la residenza anagrafica temporanea ed è una prima risposta. Ma non possiamo pensare di correre dietro al turista del fine settimana con il vaccino".

Quindi dobbiamo rinunciare a pensare alla possibilità che una persona possa vaccinarsi nella Regione in cui va in vacanza?

"Io sono dell’idea che tutto quello che si può fare, il Governo deve valutarlo. È chiaro che, nello specifico tema della vacanza, ci sono problemi logistici da superare, bisogna trovare un accordo tra regioni. Ci deve essere una compensazione perché se dalla Lombardia ci sono 50mila persona che vanno a trascorrere le ferie in Liguria, la Liguria deve organizzarsi in qualche modo. Il problema è che le piattaforme su cui si organizza la vaccinazione sono tutte diverse e non riescono a dialogare tra loro”.

Quale potrebbe essere il modo per uniformarle?

"Avevamo lanciato l’idea di usare la piattaforma di Poste Italiane. Qualche regione l’ha fatto, altre hanno continuato ad usare la propria ma lo comprendo. Oggi non c’è uniformità".

Questo è un problema

"Eh sì, soprattutto di interfaccia dei dati"

L'intervista al sottosegretario Costa

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