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Cronaca

Coronavirus, la denuncia: “Insultata e minacciata perchè ho aperto il negozio di mio fratello malato”

La storia di Concetta, 43 anni, presa di mira da chi pensa che anche lei è positiva. “Ho fatto tamponi e rispetto tutte le regole, ma nessuno viene più a comprare e ci perseguitano anche al telefono”

“Non devi lavorare”, “Dovete chiudere il negozio perché avete il Covid”. Gridava al telefono e non dava neanche il tempo di rispondere. La prima, la seconda, alla terza telefonata non ce l’ha fatta più: ha dovuto chiedere aiuto e ha deciso di denunciare ai carabinieri.

A raccontare tutto a MessinaToday è Cettina, 43 anni, titolare di un panificio nella zona nord della città.

Tutto è cominciato qualche giorno fa, quando il papà e suo fratello, titolare di un chiosco che vende frutta e verdura si sono ammalati di Coronavirus e sono stati costretti a fermarsi per mettersi in quarantena insieme alle proprie famiglie.

Ma se non appartieni alla categoria del posto fisso è meglio trovare qualcuno che ti aiuta. Così Cettina, che lavora con il marito in un panificio poco lontano dalla rivendita di frutta, ha deciso di sdoppiarsi. La mattina apre il negozio del fratello, anche per non fare perdere tutta la merce acquistata nel periodo di Natale, e il pomeriggio aiuta il marito al panificio.

Ma la loro vita da qualche giorno a questa parte è diventata un incubo. Non solo le telefonate di insulti e minacce ma anche entrambi i negozi deserti. “Non entra più nessuno, si sono convinti tutti che abbiamo il Covid – spiega affranta Cettina – non riesco a capire come possano pensare che ci mettiamo a lavorare rischiando noi stessi e la salute degli altri. Abbiamo fatto, anche se non eravamo obbligati perché non avevo avuto contatti con mio fratello, tutti i controlli del caso, compresi i tamponi. Sono risultati negativi. Questa malattia mi preoccupa più per gli aspetti sociali che per quelli sanitari. Gente che ci conosce da tanto tempo, che sa quanto siamo onesti e lavoratori, che ora gira le spalle per paure immotivate. Ci tengo a precisare che tutti i nostri negozi sono stati sanificati, i ragazzi che lavorano con noi sono risultati tutti negativi e che rispettiamo tutte le regole previste contro la diffusione del virus”.

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