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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Deposito Gpl a Pistunina, scatta la petizione: "Impatto ambientale devastante"

I promotori allestiranno banchetti per la raccolta firme nei prossimi giorni e chiedono l'intervento del consiglio comunale e della regione contro l'ipotesi di realizzazione. I timori per la salute e il possibile danno economico. "Troppo vicino a case e scuole". Un caso che diventa politico

No al deposito di Gpl a Pistunina. Scatta la petizione contro la manifestazione d’interesse per un project financing relativo ad un deposito di gas naturale liquefatto che l’Autorità Portuale di Messina ha pubblicato nelle scorse settimane.

Un tema finito al centro del dibattito politico in questi giorni dopo che i candidati a sindaco Federico Basile e Luigi Sturniolo si sono espressi nettamente contro l’ipotesi dell’impianto a Pistunina mettendone in evidenza la pericolosità, anche dopo le precisazioni del presidente dell’Autorità portuale Mario Mega che ha parlato di “strumentalizzazioni” e precisato che non si tratta di “rigassificatore ma di deposito”.

“Tale deposito – si legge nella petizione scattata in queste ore su iniziativa di Alessandro Brigandì, Francesco D’Andrea, Giuseppe Gemelli, Pietro Pugliatti e Carolina Riso - sorgerebbe in una zona densamente abitata, in adiacenza a palazzi, scuole e case distanti dallo stesso solo pochi metri, con un conseguente impatto ambientale devastante. In altre città (Livorno, Ravenna, Oristano) impianti simili sorgono in zone industriali, per sicurezza opportunamente lontani da centri abitati. Lo sil danno ambientaletudio indica anche una descrizione generale di presunti benefici che potrebbero essere associati alla realizzazione del Deposito Costiero da un punto di vista strategico ed ambientale, evidenziando come una opportunità di sviluppo delle zone limitrofe all’impianto, niente di più errato”.

I promotori della petizione, nei prossimi giorni (il 6, 7 e 8 maggio) allestiranno un banchetto nella piazza della Scuola Salvo D'Acquisto del Villaggio Unrra Casas per cercare di raccogliere più firme possibile preoccupati che la dislocazione così vicina di un deposito GNL alle abitazioni possa comportare conseguenze negative per la salute dei numerosi cittadini della zona.

“A chiarimento – scrivono nella documentazione inviata alla Regione, al commissario del Comune di Messina Leonardo Santoro nonché all’ Autorità di Sistema Portuale dello Stretto e all’Arpa - si precisa che lo studio è avulso dallo stato dei luoghi, dal circondario e dai villaggi interessati dalla realizzazione dell’opera, zone molto ampie ricomprese nella seconda circoscrizione del Comune di Messina (terzo quartiere della città come numero di abitanti), dove sono presenti numerose attività commerciali che subirebbero solo le ripercussioni negative legate alla realizzazione di un deposito del genere. Non esiste, infatti, una viabilità idonea, né si potrebbe realizzare, per consentire un transito di così numerosi mezzi pesanti. Non ci sono vie di fuga in caso di incidenti, perché allo stato attuale la via del mare non è stata ancora progettata ed il torrente San Filippo, come tutti gli altri torrenti di Messina, dopo le alluvioni del 2009 che hanno colpito Giampilieri, non può essere coperto. Autocisterne ed eventuali mezzi di soccorso sarebbero costretti a passare attraverso vie strettissime e fortemente trafficate. In caso di sisma o di maremoto la presenza del deposito costituirebbe un pericolo non indifferente per il vicinissimo centro abitato e altrettanta criticità presenterebbe in un evento simile la presenza dell'unità modulare galleggiante prevista a servizio del deposito”.

Non si spiegano i cittadini come la scelta della realizzazione del deposito sia ricaduta a Pistunina/San Filippo quando lo studio stesso precisa che: “…. In seguito all’individuazione dei criteri rappresentativi, si è proceduto a metterli in relazione con i siti identificati. Per quanto riguarda i criteri relativi alla sicurezza (criterio a), come evidenziato nel Paragrafo 6.2, il sito di Villafranca risulta migliore degli altri. I siti di Contesse, San Filippo ed Ex Sanderson non sono ottimali dal punto di vista della sicurezza, essendo tutti collocati nelle vicinanze di zone abitative, con presenza di infrastrutture limitrofe (es: ferrovia). Il sito di Villafranca risulta meno congestionato dalle abitazioni, e non sono presenti infrastrutture nelle vicinanze. Per questi motivi, ai siti di Contesse, San Filippo ed Ex Sanderson è stato assegnato il punteggio minimo, mentre un punteggio pari a 3 è stato dato al sito di Villafranca che risulta migliore degli altri in quanto meno congestionato dalle abitazioni”. Alla luce di quanto sopra esposto, la popolazione della zona sud, e non solo, è fortemente contraria a questa scelta scellerata dal punto di vista della sicurezza e della salute pubblica a rischio, confermato dallo studio, oltre allo scempio ambientale che ne conseguirebbe.

L’eventuale realizzazione dell’opera, comporterebbe anche espropri di case e terreni con notevole disagio economico, oltre alla svalutazione degli immobili di proprietà degli abitanti della zona.

I promotori chiedono che la questione venga trattata in consiglio comunale di Messina affinchè "possa esprimere, in aderenza alla presente petizione, il dissenso rispetto all’area individuata per il deposito costiero del GNL (costituito da dieci serbatoi da 1.000 metri cubi ciascuno)".

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