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Cronaca

La trasformazione del Policlinico in Irccs, il dossier e i reparti interessati

Una relazione di oltre 154 pagine in cui si evincono obiettivi, operatori, unità coinvolte e costi. A richiedere la relazione il dirigente regionale dell'assessorato alla sanità La Rocca. Due gli hub interessati, uno per il trattamento delle patologie del sistema circolatorio e uno per la cura delle malattie infiammatorie croniche e immunimediate

Una eccellenza nel trattamento delle patologie del sistema circolatorio e delle malattie infiammatorie croniche e immunimediate. Questo il volto migliore su cui si concentrano le 154 pagine del dossier del Policlinico "G. Martino" di Messina con cui l'azienda ha articolato la richiesta alla regione per il "Riconoscimento di istituto di ricovero e cura a carattere scientifico". Una proposta che ha spaccato i sindacati fra chi è favorevole e chi, invece, no. 

Ipotesi Irccs al Policlinico, Cgil e Uil contrari 

Una proposta avanzata dal nosocomio di Gazzi l'1 febbraio 2021 a cui ha fatto seguito la risposta del dirigente regionale Mario La Rocca, del 17 febbraio 2021, con il sollecito a redigere una documentazione su "standard qualitativi delle prestazioni erogate, del livello professionale degli operatori, della rispondenza quali-quantitiva della struttura e dei requisiti previsti dalla vigente normativa, e, infine, della coerenza con la programmazione sanitaria regionale", scriveva La Rocca.

L'obiettivo del Policlinico è quello di accrescere il livello dell'assistenza sanitaria e il processo di formazione e di conoscenza nei campi biomedico e tecnologico, grazie anche al concordato con l'Università. "L'azienda rappresenta da 30 anni un presidio polispecialistico ad alta specializzazione con una dotazione di 540 posti letto ed un organico, che per l'anno 2017 contava più di 2000 dipendenti incluso il personale sanitario", spiegano ancora. 

Complice anche la tempistica delle degenze, l'Aou, dichiara di essere "centro di attrazione di numerose specialità e servizi che richiamano un consistente numero di pazienti, provenienti dall’intera Sicilia e da diverse regioni dell’Italia meridionale", si legge nel dossier. Il riconsocimento di Irccs avverrebbe proprio per gli ambiti di patologia clinica e patologia vascolare.

Patologie del sistema circolatorio 

Ad avvalorare la necessità di convertire in Ircss l'ambito della patologia vascolare, la sinergia fra le due reti dipendenti che curano l'infarto del miocardio e l'infarto del cervello, con il supporto delle unità operative di chirurgia vascolare e neurochirurgia "storicamente riferimento per tutta la regione Sicilia. - scrivono - Il punto di forza che fa del Policlinico un’eccellenza riconosciuta in ambito vascolare, non è tanto la contemporanea presenza di queste strutture, cosa non inusuale a molte realtà nazionali, ma è la sinergia tra esse che mette al centro il paziente affetto da patologia vascolare". 

Ad arricchire l'operato della unità anche le apparecchiature. Una piastra angiografica multidisciplinare, tre sale di angiografia, un braccio robotico per radiochirurgia e un ciclotrone. "Pertanto - dichiarano ancora-  il paziente è considerato, in tal modo, il centro di un sistema sanitario a suo servizio. Fulcro di questo è un’operatività immediata che vede il malato ricevere tutte le consulenze e indagini diagnostiche che servono per la definizione di una pronta diagnosi presso il centro HUB senza che sia lui a spostarsi". 

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Malattie infiammatorie croniche e immunomediate 

L'hub che gestisce, invece, il trattamento delle patologie di interesse internistico abbraccia diversi settori, insieme al supporto delle biotecnolgoie e della diagnostica biomolecolare. "Gli operatori sanitari dei suddetti centri operano in stretta collaborazione con specialisti presenti sempre presso l’AOU G Martino quali reumatologi e radiologi per la gestione condivisa e multidisciplinare dei pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali complicati da patologie extraintestinali, e radiologi e chirurghi per la gestione condivisa multidisciplinare dei pazienti con patologie epatologiche anche tumorali", spiega l'azienda. 

Ad arricchire ancora il settore anche gli specialisti delle patologie infettive da HIV, l'analisi delle patologie allergologiche, pnaumologiche e la gestione dei pazienti affetti da Sclerosi multipla. L'attività di ricerca, inoltre, si serve anche dell'apporto immunopatologico e immunofarmacologico è abbraccia 9 dipartimenti che lavorano secondo una attività diagnostica complementare: scienze mediche, chirurgia, oncologia, trauma, diagnostica per immagini, emergenze tempo dipendenti, materno-infantile, diagnostico e servizi. 

Il personale, il bilancio e la degenza 

Secondo l'intento dell'azienda c'è anche quello di integrare strutture e personale della chirurgia pediatrica, grazie a una convenzione tra l’Istituto “Giannina Gaslini” di Genova e l’AOU "G. Martino” di Messina per la fornitura di attività specialistica, interventistica e didattico formativa. Nel report presentato alla regione sono anche presenti i bilanci consuntivi degli anni 2017, 2018 e 2019. 

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Secondo il dossier la degenza media di un paziente che ha accesso ai servizio è stato pari a 7 giorni, dal 2017 al 2019, corrispondendo, insieme all'efficienza operativa dei reparti agli standard richiesti dalla Regione. 

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