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Cronaca

Il ministro Giovannini prudente sul Ponte: "Avanti con lo studio di fattibilità, presto tempi di traghettamento ridotti di un'ora"

Inevitabile il riferimento alla grande opera durante l'inaugurazione del traghetto Iginia. Il pressing di Armao e Santoro, ma il rappresentante del governo temporeggia e punta sui progetti in corso. A margine la polemica a distanza con Forza Italia e le associazioni locali

Non poteva che esserci un riferimento al ponte sullo Stretto durante la cerimonia di inaugurazione della nave traghetto Iginia di Ferrovie dello Stato. Inevitabile, vista anche la presenza del ministro alle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini. Il rappresentante del governo ha tenuto il consueto atteggiamento diplomatico parlando della grande opera. Ad incalzarlo il vice presidente della Regione Gaetano Arnao: "L'insularità costa alla Sicilia sei miliardi l'anno" e dal commissario straordinario Leonardo Santoro: "L'auspicio è chiudere al più presto questa cesura data dal mare".

Il ministro non si sbilancia. "Il tema va affrontato seriamente senza ideologie per trovare la soluzione adeguata. Abbiamo incaricato Ferrovie dello Stato per lo studio di fattibilità, arrivato il primo cronoprogramma che tutt'ora è in fase di discussione. Il governo è aperto, ma va valutato ogni passaggio e analizzati tutti gli aspetti economici e tecnici. Intanto, bisogna impegnarsi per migliorare sempre di più l'attraversamento dello Stretto".

E su quest'ultimo aspetto Giovannini insiste. "Dalla prossima estate il tempo di traghettamento si ridurrà di un'ora con l'utilizzo di una nuova tecnologia basata sulle batterie elettriche dei locomotori. Il governo ha stanziato sette miliardi anche grazie al Pnrr. Abbiamo scelto di alzare la quota per il Sud al 55%, una volontà non casuale. Sicilia luogo di investimento molto forte, nei prossimi anni ci saranno ulteriori progetti. Mi riferisco al piano per migliorare i servizi, favorendo la transizione ecologica della mobilità marittima, dalla riqualificazione delle stazioni ferroviarie, degli approdi e delle stazioni marittime al miglioramento dell'accessibilità stradale ai porti".

A margine la polemica con le associazioni locali che avrebbero voluto consegnare un documento allo stesso Giovannini. A rappresentare i malumori il deputato Matilde Siracusano. "Parlare con gli esperti e i cittadini, veri protagonisti dei disagi quotidiani di un mancato collegamento veloce tra Sicilia e Calabria, sarebbe stato certamente un momento di confronto positivo e di arricchimento utile a valutare scelte strategiche per lo sviluppo del Sud.  Peccato per questa occasione persa. Inoltre, con rammarico, segnaliamo che alla cerimonia di inaugurazione della ‘Iginia’, la nuova nave di Rete ferroviaria italiana, nel porto di Messina, i parlamentari di Forza Italia sono stati gli unici esclusi.  Tutti gli altri rappresentanti dei movimenti politici hanno ricevuto formali inviti. Per gli azzurri, invece, deputati nazionali e regionali, neanche una mail. Dagli organizzatori una grave mancanza di rispetto e di considerazione nei confronti di un partito estremamente importante, tanto in città quanto in Regione. Un evidente abbaglio per il quale, magari, qualcuno dovrebbe chiedere scusa”. 

Arrivata poi la precisazione del ministero. "Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini non ha discriminato alcuna organizzazione che aveva richiesto di essere ascoltata durante la sua visita. Numerosi impegni istituzionali hanno escluso incontri a margine, ma il ministro ha ricevuto la documentazione dalle associazioni e la esaminerà con attenzione".

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