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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Primo Maggio, la festa del lavoro che non c'è: mobilitazione davanti la prefettura

Anche Rifondazione annuncia anche l’adesione all'iniziativa lanciata dalla Cub Immigrazione e l’Unione Inquilini. Si chiede la sanatoria subito contro lo sfruttamento e misure per i migranti

“È urgente che le lavoratrici e i lavoratori che hanno fatto la domanda di sanatoria l'estate scorsa vengano subito convocati in prefettura e regolarizzati, nessuno escluso”.

E’ l’appello di Rifondazione Comunista che annuncia anche l’adesione alla mobilitazione lanciata dalla Cub Immigrazione e l’Unione Inquilini Messina per domani primo maggio con la quale si vuole dare voce a tutte quelle persone che da quasi un anno sono in attesa di sanare la loro posizione e continuano a vivere in un limbo. 

“L'Italia continua ad essere il paese che permette la diffusione del lavoro nero soprattutto nelle campagne – si legge nella nota firmata da Tania Poguisch e Antonio Currò - durante questa pandemia tante colf, badanti che assistono i nostri anziani rimangono “recluse” nelle stesse case in cui prestano servizio: sovente i parenti delle persone assistite temono che uscendo ed entrando sistematicamente dall’abitazione il lavoratore, la lavoratrice possa essere veicolo di contagio. Contestare questa imposizione può comportare la perdita del lavoro. Tra sfruttamento lavorativo e ricatti a cui deve sottostare per la propria posizione giuridica precaria, il lavoratore migrante continua ad essere uno dei soggetti più fragili ed esposto a molteplici rischi e pericoli sociali, legali ed economici. Spesso soli e senza familiari – spiegano - assistono in silenzio e diligentemente i nostri cari accompagnati da una costante angoscia procurata dalle oramai sistematiche notizie delle stragi in mare in cui a perdere la vita sono spesso familiari meno fortunati che, a causa delle frontiere blindate, si sono messi in viaggio sui barconi per raggiungere l'Italia”.

L’appuntamento è domani alle 11, alla Passeggiata a mare di fronte la Prefettura. Insieme a Cub Immigrazione e l’Unione Inquilini Messina si chiede un permesso di soggiorno permanente e senza condizioni, svincolato dal contratto di lavoro, dall’alloggio e dalla famiglia. Ma anche piani vaccinali per le persone immigrate e l’abolizione dei centri di espulsione.

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