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Cronaca

Tentata rapina di una collanina, condannato a cinque anni e dieci mesi con rito abbreviato

Anche cinquemila euro di multa per l'uomo che il 2 novembre dello scorso anno aveva aggredito una donna in viale Principe Umberto

Cinque anni, dieci mesi e cinquemila euro di multa per la tentata rapina di una collanina.

Lo ha deciso il giudice per l’udienza preliminare Fabio Pagana per il rapinatore che il 2 novembre dello scorso anno ha aggredito una donna in viale Principe Umberto nel tentativo di prenderle il monile.

“Si tratta di fatto di sicuro allarme sociale, per le modalità con cui è stato posto in essere, chiaramente espressione della personalità recidivante dell’imputato quale emergente dall’imponente certificato del casellario giudiziale”, ha motivato il giudice.

L’uomo, difeso dagli avvocati Nino Cacia e Gabriele Lombardo, che hanno già annunciato ricorso – ha strattonato la donna in modo repentino e violento per sottrarle la collana d’ora. La donna ha inizialmente opposto resistenza e il rapinatore l’ha colpita ripetutamente al volto, insultandola e facendole cadere anche gli occhiali a terra ma lei non si è persa d’animo, trattenendo la collana e urlando per attirare l’attenzione dei passanti, è riuscita a trovare riparo in una vicina macelleria.

La scena è stata vista da una testimone e ripresa dai sistemi di videosorveglianza che hanno poi permesso ai poliziotti delle Volanti di identificare il malvivente che quando è stato fermato a bordo dell’autovettura con la quale era stato visto fuggire aveva anche un flacone di metadone regolarmente prescritto dal Sert e grimaldelli, cacciaviti e punteruolo di ferro che sono stati sequestrati quali strumenti atti allo scasso.

L’uomo che si trovava alla guida, tra l’altro, senza aver mai conseguito la patente, ha ammesso gli addebiti in sede di interrogatorio di garanzia e scelto il rito abbreviato.

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