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Cronaca

Dossier Legambiente "Mal'aria", Messina inquinata ma non troppo...

L'area dello Stretto non è nelle condizioni di Catania e Palermo ma dovrà ridurre da qui al 2030 concentrazioni di inquinanti

Non è nelle condizioni di Catania e Palermo tra le dodici più inquinate nel 2022 da No2 ma anche Messina deve ridurre le concentrazioni di inquinanti da qui al 2030: in particolare -7% di Pm10, -9% di Pm2.5 e -18% di NO2. 

E' quanto sostiene l'ultimo rapporto nazionale "Mal'Aria" di città. Messina non rientra comunque tra quelle da cerchietto rosso nel dossier di Legambiente pubblicato nell'ambito della campagna CleanCities. 

Nel rapporto si legge che "57 su 94 (il 61%) sono invece le città che, pur non superando il limite legislativo attuale per il biossido di Azoto (NO2), nel 2030 saranno fuorilegge viste le concentrazioni registrate nel 2022: infatti il nuovo limite di 20 µg/mc sarebbe stato superato nelle 57 città riportate precedentemente, con le situazioni più critiche e distanti dal nuovo obiettivo registrate a Milano (38 µg/mc), Torino (37 µg/mc), Palermo e Como (35 µg/mc), Catania (34 µg/mc) che dovranno ridurre le loro emissioni per più del 40%.". 
 

Rapporto_Malaria_2023 (1)

In Sicilia bene solo Agrigento ed Enna

Nelle città siciliane prese in considerazione dall'analisi dei dati, solo Agrigento (8 µg/mc) ed Enna (4 µg/mc) a oggi rientrano tra i parametri che tutelano la salute umana, le città che invece più si avvicinano al limite Oms (concentrazione di NO2 minore o uguale a 10 µg/mc) sono Siracusa e Caltanissetta (15 µg/mc), Trapani (13 µg/mc) e Ragusa (11µg/mc).

"Sul tema dell'inquinamento nelle aree urbane dobbiamo fare davvero molto di più - dice Giuseppe Alfieri, presidente di Legambiente Sicilia - e dobbiamo farlo chiedendo alle amministrazioni un cambio di passo nelle politiche pubbliche e nella strategia di contenimento delle emissioni sulla mobilità, sulla riqualificazione energetica degli immobili e, più in generale, sul ripensamento degli spazi urbani in chiave di reale sostenibilità". 

Le proposte di Legambiente sono il passaggio dalle Ztl alle Zez (Zone a zero emissioni); Lez anche per il riscaldamento; potenziamento del trasporto pubblico e trasporto rapido di massa (Trm) attraverso la quadruplicazione dell'offerta di linea e la promozione di abbonamenti integrati, come fece la Germania nell'estate del 2022; sharing mobility e realizzazione di ulteriori 16 mila chilometri di percorsi ciclabili; ridisegnare lo spazio pubblico urbano a misura d'uomo.

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