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Cronaca

I mobili dello svuotacantine utilizzati per cuocere il pane, blitz all'alba: due denunce e sequestri

L'imprenditore improvvisato tradito dall'incidente del furgone preso a noleggio. Sul posto del sinistro trovato un capannone con la mobilia smaltita irregolarmente

Indagano su uno svuotacantine improvvisato e scoprono anche un panificio che utilizzava rifiuti per sfornare pagnotte.

Sono due le denunce all’autorità giudiziaria con relativo sequestro di capannone utilizzato per depositare la mobilia e del forno che l’avrebbe utilizzata.

A scoprire l’insolito ciclo dei rifiuti  sono stati gli uomini della Sezione Ambientale della Polizia Municipale, istituita dall’assessore Dafne Musolino al fine di contrastare l’abbandono di rifiuti in città e coordinata dall’ispettore Giacomo Visalli.

Rocambolesca la ricostruzione fatta dal sindaco di Messina. “La pattuglia durante un controllo ha rinvenuto una catasta di mobili che recava un codice di ritiro ingombranti apparentemente rilasciato da Messinaservizi – spiega Cateno de Luca -  Insospettiti dal numero di mobili (Messinaservizi ritira massimo 3 pezzi per volta e in questo caso erano molti di più) veniva eseguito un ulteriore controllo e così si apprendeva che il codice ritiro faceva riferimento al prelievo di un frigorifero in un’altra via della città: in sostanza si erano appropriati del codice per non insospettire la Polizia Municipale di fronte a quella catasta di mobili, ma gli è andata male”.

Le indagini hanno permesso di risalire all’improvvisato imprenditore che si era preso in carico i mobili per smaltirli. Chiamato a giustificare l’utilizzo del codice ritiro falso, l’uomo ha riferito agli agenti di aver conferito presso la piattaforma di Messinaservizi il resto dei rifiuti ma la sua versione non li ha convinti.

Gli agenti hanno rintracciato anche l’agenzia da cui il furgone era stato preso a noleggio scoprendo che l’imprenditore oltre ad essere improvvisato era anche sfigato perchè il furgone era stato oggetto di un incidente stradale. Il messo infatti era stato gravemente danneggiato poiché rimasto incastrato sotto un ponte del centro cittadino.

“Perlustrata la zona del sinistro – scrive il sindaco De Luca - gli agenti hanno ritrovato, all’interno di un capannone abbandonato, il resto dei mobili, smembrati ed accatastati pronti per essere riutilizzati come legna da ardere in un forno per cuocere il pane che sarebbe finito sulla tavola degli ignari consumatori!”.

Stamattina il blitz: gli ispettori sono entrati in azione all’alba, avvolti da una nuvola di fumo denso e maleodorante proveniente dalla canna fumaria del panificio, cogliendo in flagranza il titolare panificio che era intento ad alimentare il forno per la panificazione con i mobili provenienti dall’appartamento frantumati ma ancora ben riconoscibili da dettagli quali maniglie, inserti, bugnature, laccature e vernici di colori particolari che non lasciavano dubbio alcuno sulla loro provenienza.

“Ecco come il ciclo dei rifiuti gestito illegalmente da persone prive di scrupoli - ha detto De Luca - si trasforma in un killer silenzioso che fa danni incalcolabili ed irrimediabili all’ambiente ed all’uomo!”.

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