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Cronaca

La Regione blocca la pianta organica del Papardo, Nursind: "Incomprensibile"

Il sindacato contesta la decisione dell'assessorato alla Salute. L'ospedale rischia un importante ridimensionamento con il taglio dei fondi

Acque agitate all'ospedale Papardo, il cui futuro è ancora tutto da scrivere alla luce del rischio di ridimensionamento. Sulla questione torna il sindacato Nursind che critica la scelta della Regione che ha bocciato il piano triennale del fabbisogno del personale e della dotazione organica dell’azienda ospedaliera.

"Siamo basiti, è una decisione incomprensibile alla luce dei tagli che si sono succeduti negli anni e che hanno determinato diverse situazioni critiche per la carenza del personale sanitario tutto”. Lo scrive il sindacato Nursind in una nota a firma del segretario territoriale Ivan Alonge e del segretario aziendale Filippo Barbaro, commentando la bocciatura e il taglio da parte della Regione delle previsioni dell’ospedale".

Il sindacato attacca: “Si insiste nel voler considerare il personale come un costo, invece che come risorsa. Si continua a sprecare risorse, spesso in apparecchiature sofisticate con costi esorbitanti ma manca chi dovrebbe farle funzionare. Basta tagli sul personale o improbabili sostituzioni di professionalità per risparmiare qualche migliaio di euro, credendo che il personale infermieristico si possa interscambiare con il personale di supporto Oss. Chiediamo di investire in prevenzione e progettualità, di favorire le eccellenze affinché possano mantenere standard elevati e perché no, migliorare ulteriormente. Bisogna capire le motivazioni per le quali alcune unità operative non decollano e porre rimedio, con azioni mirate. L’ospedale Papardo ha già subito tagli che lo hanno condotto a essere Dea di I livello, nonostante le tante eccellenze e l’aver dimostrato di poter dire la sua in questa fase emergenziale”. 

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