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Cronaca

Caos scuole, la media Verona Trento riparte a rilento: appello dei genitori per l'istituto di Tremestieri

Resta difficile l'avvio delle lezioni per i dirigenti scolastici alle prese con le carenze di aule. Nella zona Sud appello contro “sorteggi” e ingressi scaglionati: “Troppi disagi, meglio didattica integrata e nuovi locali all'Hotel Europa”

Resta complicata la situazione negli istituti scolastici legata alla mancanza di aule. La media Verona Trento, in assenza dei locali in via XXIV Maggio dove sono cominciati oggi lavori per le modifiche degli infissi, riparte comunque con ingressi scaglionati nell'edificio Boer di via Palermo. Giovedì 24 l'inizio delle lezioni con tutte le prime medie. Il dirigente ha messo in piedi una programmazione con un calendario di ingressi differenziati fino a giorno 30 in attesa che si completino i lavori per la messa in sicurezza dell'altro edificio.

Ancora braccio di ferro al Nautico Caio Duilio dove resta forte la contrapposizione sulla scelta di nuovi locali a adibire ad aule individuati dal Comune e che non trovano d'accordo la preside Maria Schirò. 

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Ingarbugliata anche la situazione a Tremestieri dove si sta cercando di trovare aule compatibili con le esigenze degli utenti, studenti e genitori. Sulla situazione dell'Istituto di Tremestieri è intervenuto anche il Garante dell'Infanzia Fabio Costantino che ha sentito la vice preside e il direttore dell'ufficio provinciale scolastico. La preoccupazione è che si facciano turni differiti che creano troppe difficoltà ai genitori, in particolare a chi ha più figli. Una lettera in tal senso è stata indirizzata alla dirigente scolastica per trovare una soluzione condivisa.

Ecco alcuni passaggi significativi della nota preparata da un gruppo di genitori in attesa di un incontro promosso proprio dal Garante.

Troppi disagi per i genitori, si predispongano aule all'Hotel Europa

“In primis, si intende recisamente contestare la volontà della scuola, ad  anno iniziato, di procedere a formazione di nuove classi tramite sorteggio per gestire i c.d. esuberi. Una scelta tanto gravosa per gli alunni avrebbe dovuto comportare da parte della scuola un maggiore confronto con i rappresentanti dei genitori in modo da garantire a tali figure la possibilità di informare le famiglie ed, eventualmente, dar voce a dissensi o proposte alternative meno drastiche; evitando, tra le altre cose, di mettere l’utenza di fronte ad una decisione già presa. Infatti, ad oggi, nonostante le conferme ufficiose della scuola in ordine a tale modalità di gestione degli esuberi che a breve sarà adottata, ufficialmente non vi è stata alcuna comunicazione sul numero effettivo degli esuberi, sulle aule a disposizione e sulla loro effettiva capienza, tenuto conto delle direttive disposte in tal senso e, tanto meno, sulle possibili soluzioni alternative che, si spera, si stiano tenendo nella debita considerazione.

Si ritiene che quella del sorteggio sia comunque la soluzione meno giusta e corretta da adottare in questa situazione e, pertanto, non la si intende in alcun modo accettare. Solo alcuni alunni, che la sorte designerà (si spera infatti che non ci sia una scelta di qualcuno di "salvare" alunni o classi! con l'ovvia eccezione dei ragazzi con disabilità) saranno costretti a subire, solo loro,  i disagi che l'attuale situazione sta causando. Questi ragazzi non avranno garanzia di mantenere gli stessi insegnanti e, per le scuole elementari, non vi sarà nemmeno la garanzia del mantenimento dello stesso plesso. Ragazzi di terza media dovranno sostenere esami con insegnanti che non li conoscono e, che, se dovesse ripresentarsi la necessità di riprendere la didattica a distanza, riuscirebbero a conoscere poco. Alunni di prima media verranno inseriti in classi da cui saranno tolti dopo neanche un mese per essere, quindi, inseriti in altra classe con compagni e professori diversi. E almeno quest'ultima situazione si sarebbe potuta evitare, creando sin da inizio anno una settima prima, anziché due prime numerose predestinate naturalmente al sorteggio.  Le classi, inoltre, sono state formate cercando di garantire degli equilibri, che verrebbero, a questo punto, assolutamente minati. Senza poi considerare le ripercussioni psicologiche che ragazzi più fragili potrebbero subire.

Stante quanto sopra, ma consapevoli delle effettive difficoltà della scuola che deve rispettare diverse normative di sicurezza, si chiede dunque di valutare le seguenti ulteriori opzioni:

- Utilizzo dello strumento della didattica integrata, eventualmente anche da scuola con tre turnazioni giornaliere;

- Creazioni di nuove aule, sfruttando gli spazi esterni, tramite montaggio di strutture leggere;

- Richiesta di locali, che potrebbero facilmente essere adeguate ad aule, presso l'  Hotel Europa.

- Solo al fine di evitare il sorteggio e, qualora le superiori proposte non risultassero in alcun modo percorribili, creazione di classi, in cui i ragazzi in esubero transitino a turnazioni settimanali; soluzione quest'ultima che comunque si ritiene didatticamente meno funzionale delle precedenti.

Si è disponibili, comunque, ad un incontro per valutare possibile soluzioni che comunque escludano una decisione drastica come la formazione di nuove classi e il sorteggio.

In secondo luogo si vuole contestare la scelta dei doppi turni durante la mattinata per la frequentazione della scuola, in attesa dell'arrivo dei banchi singoli. Non si è tenuto assolutamente in considerazione i notevoli disagi per le famiglie, in particolar modo per quelle in cui lavorano entrambi i genitori e/o che hanno figli in più plessi e che potrebbero essere costretti a far assentare i propri figli. Tra l'altro, oltre a non essere funzionale dal punto di vista didattico, tale modalità causerebbe un alto rischio di dispersione dei ragazzi, molti dei quali, stante il ridotto orario scolastico, resterebbero in giro, per strada o presso il vicino centro commerciale, con tutte le conseguenze, anche di possibili assembramenti, che questo quotidiano bighellonare potrà causare.

Per tale motivo, qualora dovesse protrarsi tale organizzazione per turni, anche nel mese di ottobre, si chiede di adottare la soluzione di turnazione dei gruppi a giorni alterni, estendendo la frequentazione al  sabato o in fasce pomeridiane. Il monte ore frequentato dai ragazzi sarebbe il medesimo (sei ore in un giorno anziché tre il primo giorno e tre il secondo) ma con funzionalità didattica maggiore e meno disagi per l'organizzazione familiare. Qualora la soluzione prospettata risultasse inapplicabile, se ne auspicano altre che prevedano modelli di didattica integrata adeguata alla tipologia degli alunni.

Anche in ordine alla scuola del'infanzia, le famiglie hanno necessità di maggior chiarezza circa i tempi e le soluzioni che si stanno valutando per ovviare all'enorme disagio di portare i bambini all'asilo solo due giorni a settimana, a turnazioni per età”.

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