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Cronaca

Coronavirus, gli esperti sfatano luoghi comuni: “Mascherine inutili, il vaccino? perfino dannoso”

I punti salienti del webinar voluto dal Lions sulla fase2. Dal virologo Giulio Tarro, all'infettivologo Mondello tutto quello che c'è da sapere per conoscere il virus per non temerlo. E sulla plasmaterapia...

Come affrontare la cosiddetta “fase 2” dell’emergenza corona-virus alla luce della situazione epidemiologica attuale, dei protocolli terapeutici vigenti e, specialmente, in vista della messa a punto del vaccino che, a detta dei più, dovrebbe finalmente porre fine al clima di paura che questa pandemia ha instaurato nel nostro Paese?

Quesiti di non facile risposta, ai quali si è tentato di dare riscontro nel recente webinar “Corona-virus: conoscerlo per non temerlo”, promosso e organizzato dal Lions Club Messina Ionio in collaborazione con il Distretto 108Yb Sicilia.

Elevata rimane, malgrado le più rassicuranti notizie provenienti da molte Regioni italiane (tra cui Sicilia e Calabria) ormai a contagio zero, l’inquietudine per possibili recrudescenze. Esponenti del governo, in sintonia con le posizioni del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale, continuano a tenere alto il livello di tensione collettivo paventando una “seconda ondata”, con cifre da capogiro che preconizzerebbero addirittura la necessità di 151.000 posti di terapia intensiva per far fronte all’emergenza nel prossimo autunno.

Su questo e sui temi salienti del fenomeno, che da sanitario ha via via assunto connotati sociologici ed economici di rilevante portata, si sono espressi i relatori del webinar i quali hanno fornito interessanti spunti al dibattito che, tanto in diretta quanto in differita sui social, si è successivamente sviluppato. Di seguito elencati i punti salienti di questo dibattito.

Plasmaterapia: sicurezza ed efficacia

Roberta Fedele, dirigente Unità operativa complessa di Medicina Emotrasfusionale dell’Azienda Ospedaliera “Papardo” di Messina ha trattato le più moderne tecniche di purificazione del plasma e suoi derivati (plasmaferesi) che permettono la cosiddetta “messa in sicurezza” del plasma mettendo i riceventi in condizione di potersi sottoporre alla sieroterapia senza patemi d’animo e inutili preoccupazioni. Allo studio anche l’impiego di anticorpi monoclonali così come è stato per la MERS del 2015.

Protocolli terapeutici

Lorenzo Mondello, già dirigente Uoc Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera “Papardo” di Messina, ha fatto il punto sulle attuali terapie farmacologiche da ritenersi valide nei confronti della virosi. In particolare si è soffermato sull’uso dell’idrossiclorochina, messo di recente al bando e nuovamente introdotto dall’Organizzazione mondiale della sanità come farmaco sperimentale per “uso compassionevole”. Da somministrare, per sortire efficacia, nelle fasi precoci della malattia in associazione con azitromicina. Discusso anche l’impiego del Remdesivir, un antivirale usato nella terapia anti-Ebola.

Epidemiologia e vaccinazione

Il professore Giulio Tarro, primario virologo emerito dell’Ospedale “Cotugno” di Napoli, ha tracciato il profilo epidemiologico del Covid-19, assimilandolo a quello del suo più vicino parente, il virus della SARS che nel 2003 mietè quasi un migliaio di vittime con quadri di polmonite assai simili a quelli riscontrati nel corso dell’attuale virosi. Bollando senza mezzi termini il persistente uso di Dpi (mascherine facciali guanti visiere etc) atteso l’attuale esaurimento della capacità patogenetica del virus durata, come quello della Sars, più o meno 70 giorni. L’estrema mutagenicità del ceppo virale, che è poi quello dei virus del comune raffreddore, renderebbe peraltro inutile e in taluni casi perfino dannoso l’utilizzo di un vaccino.

Non solo Coronavirus

Pietro Spadaro, direttore Unità di Oncologia ed Ematologia della Casa di Cura “Villa Salus” di Messina nonché presidente Lega Italiana Lotta ai Tumori - sezione Messina, ha evidenziato le gravi problematiche emerse a causa del blocco dei ricoveri, dei trattamenti e delle visite specialistiche dei soggetti oncologici dovuti all’emergenza Covid-19 che ha, di fatto,  paralizzato l’attività delle strutture adibite alla loro assistenza.

L’assise, preceduta dai saluti del presidente del Club  Francesca Scilio e del presidente dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Messina Giacomo Caudo, è stata coordinata e moderata dal medico epidemiologo e giornalista Giuseppe Ruggeri. Ruggeri ha rimarcato lo spessore dell’evento grazie alla prestigiosa presenza di Tarro “le cui previsioni - ha sottolineato - si sono puntualmente avverate così come la sua immediata indicazione della plasmaterapia e dell’uso degli anticorpi monoclonali come efficaci rimedi terapeutici nei casi gravi di malattia”. 

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