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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Sul Viadotto Ritiro è ancora tira e molla fra sindacato e società, Uil: "Licenziati tutti i dipendenti"

Secondo quanto riferiscono Tripodi e De Vardo la Toto costruzioni avrebbe avviato le procedure per mandare a casa i lavoratori del cantiere

Ancora in bilico il futuro dei lavoratori del cantiere per il completamento del Viadotto Ritiro. Dopo il primo allarme lanciato dalla Uil Messina, a cui la Toto costruzioni e il Cas avevano fatto seguire una smentita riguardo lo stop degli interventi, arriva adesso la comunicazione sull'avvio da parte dell'azienda delle procedure di licenziamento dei dipendenti del cantiere. 

“La Toto Costruzioni Generali ha gettato clamorosamente la maschera e, con una comunicazione formalizzata qualche ora fa, ha avviato, ai sensi della legge 223/91, la procedura di licenziamento collettivo di tutto il suo personale dipendente. In questo quadro, dobbiamo registrare che tutti i 52 lavoratori allo stato assunti nel cantiere presso il Viadotto Ritiro rientrano in questo triste elenco con le nefaste conseguenze sociali del caso. Si tratta di una notizia drammatica che conferma quanto da noi pubblicamente denunciato alcuni giorni fa. Una denuncia che provocò una reazione balbettante, debole e, visti i fatti, assolutamente incoerente della Toto Costruzioni Generali” lo hanno dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal-Uil Messina-Palermo.

“Il licenziamento di tutti i lavoratori impegnati nel cantiere del Viadotto Ritiro rischia di causare un’inaccettabile macelleria sociale e contestualmente il fermo sine die dei lavori di un’opera che rischia di trasformarsi in un’ennesima incompiuta con buona pace dei cittadini messinesi che attendono da troppi anni la fine del calvario legato ad una precarissima mobilità cittadina. L’atto della Toto é gravissimo e necessita un intervento immediato e concreto dei governi regionale e nazionale al fine scongiurare un disastro sociale dalle conseguenze inaudite. Pertanto, nel lanciare l’allarme siamo pronti ad una grande mobilitazione per una vertenza che investe i 52 lavoratori licenziati e l’intera popolazione di Messina che non vuole il blocco definitivo dei lavori presso il Viadotto Ritiro” hanno così concluso Ivan Tripodi e Pasquale De Vardo.
 

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