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Cronaca Annunziata

Waterfront della zona nord, entro maggio il bando: ecologia, resilienza e cultura le linee guida

L'autorità portuale ha presentato i passaggi tecnici per lo studio della zona prima di aprire al concorso di progettazione i cui step saranno aperti a tutti mentre le tavole tecniche sono già consultabili sul sito web dell'ente

Un affaccio a mare che possa tutelare l'ambiente, integrarsi con esso e collegare culturalmente e turisticamente il polo del Museo con l'area della Fiera. Sono queste le priorità intercettate dall'Autorità portuale di sistema dello Stretto di Messina, pronto a far partire il progetto tecnico e lo studio del waterfront fra il viale Annunziata e il viale Boccetta, con la collaborazione del comune di Messina e del dipartimento di ingegneria tecnica dell'Università degli studi di Messina.

Un progetto che completerebbe il rinnovamento della Fiera, dove attualmente un contenzioso ha bloccato i lavori, e renderebbe fruibile alla cittadinanza il litorale nord della città. Il cronoprogramma serrato presentato questa mattina in conferenza stampa, sarà scandito grazie anche alla consulenza dell'azienda torinese Avventura Urbana e potrebbe dare i suoi frutti già entro maggio 2022, aprendo il bando di realizzazione anche a livello internazionale. 

"Alla base del lavoro ci sarà comunque il confronto con istituzioni, cittadini, forze sociali per valutare le istanze provenienti da tutte le forze in gioco", ha sottolineato il presidente dell'Autorità portuale Mario Mega. Una esigenza che è stata concretizzata anche nella pubblicazione sul sito dell'ente di tutte le tavole progettuali, visionabili quindi da chiunque. "Il nuovo piano regolatore portuale è stato realizzato secondo le istanze di resilienza e transizione ecologica anche come lascito di novità al termine di un percorso che ha anche battute d'arresto ma che è stato redatto dando vita a un documento completo", ha spiegato l'ingegnere Franco Cavallaro.

Il documento tecnico preliminare che individui le modalità di intervento lungo l'area saranno curate dalla docente Marina Arena, del dipartimento di ingegneria. "I progetti dovranno tenere conto dell'ecologia e della resilienza come tematiche di risposta proattiva ai cambiamenti climatici e come possibilità di guardare un'area della città che potrebbe rappresentare anche il rilancio per una visione credibile di sviluppo economico, turistico e culturale", ha detto. 

Dopo lo studio preliminare si passerà al confronto pubblico anche con i portatori di interessi locali. Entro marzo sarà stilata la relazione conclusiva e, quindi, organizzato un evento di presentazione della progettazione. Di questo si occuperanno Andrea Pillon e Alberto Cena, di Avventura Urbana. 

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