rotate-mobile
Politica

Il bluff liquidazione dell'Atm, i dubbi di tre consiglieri in una proposta di delibera

Calabrò, Gennaro e Russo del Pd hanno spiegato come il voto di novembre 2018 che aveva portato allo stato di fallimento l'azienda trasporti è di fatto rimasto lettera morta. In giunta varato un contratto di servizio per tutto il 2019, il presidente Campagna: "Non compete a me l'iter"

Sulla liquidazione dell'azienda trasporti Cateno De Luca non segue Giuseppe Buzzanca. Se l'ex sindaco, nel 2008, varò una vera messa in fallimento con la nomina di commissari l'attuale primo cittadino ha fatto liquidare con l'ok della maggioranza del Consiglio comunale l'Atm ma a oggi non si sa nulla dell'iter. E' il senso della conferenza stampa convocata oggi dai consiglieri Pd Antonella Russo, Gaetano Gennaro e Felice Calabrò che hanno presentato una proposta di delibera dal titolo “Modifiche ed integrazioni alla delibera di messa in liquidazione dell’Azienda Trasporti Messina ai sensi dell’art. 50 dello Statuto aziendale”.

La liquidazione dell'Atm fu approvata con delibera di Consiglio comunale n. 72/C del 23 novembre 2018 ma non si ha traccia di commissari visto che all'azienda di via La Farina è in vigore un consiglio d'amministrazione che compie atti ordinari e non straordinari. La proposta nel Pd è stata firmata anche da Libero Gioveni ma non dagli altri componenti del partito. I consiglieri sottolineano che: "Non risulta inserito il termine, fissato dal Consiglio, entro il quale deve essere compiuta la liquidazione dell’Azienda, affidata ad una Commissione composta da tre membri nominati dal Sindaco, come invece prevede espressamente l’art. 50 dell’attuale Statuto dell’Atm". Ed è per questo che nella proposta i tre Pd inseriscono il termine del 30 settembre altrimenti valuteranno di sottoporre all'aula il voto per ribaltare la liquidazione e far tornare tutto come prima.

Da sottolineare che la liquidazione dell'Atm fa parte del Piano SalvaMessina votato e approvato d'agosto in tutta fretta e di notte dalla maggioranza qualificata del Consiglio per la modifica del piano di riequilibrio e come un "salvavita" del Comune in predissesto. La giunta intanto ha varato un contratto di servizio "ponte" per Atm (durata per tutto il 2019) visto che la liquidazione è di fatto ferma.

"Importante - ha affermato Calabrò - è allineare i bilanci di Comune con quelli dell'azienda, vogliamo chiarezza sulla liquidazione e che si faccia un contradditorio in commissione come si faceva con le altre amministrazioni". Gennaro: "Questa amministrazione tutto quello che dice si rimangia poco dopo, credo che non solo noi ma anche altri colleghi stiano capendo il bluff del sindaco". "Sono in stato confusionale - ammonisce la Russo - qualcuno dia notizie sull'iter di liquidazione e su cosa ne sarà dell'Atm".

Il presidente dell'ente Giuseppe Campagna ha detto: "Io sono solo un esecutore, tocca al sindaco e all'amministrazione proporre e decidere".

Infine mercoledì 29, alle 19, il Consiglio comunale si riunirà per proseguire l’attività deliberativa. L’ordine del giorno prevede le seguenti proposte: l’approvazione del regolamento comunale del bilancio partecipativo; l’approvazione del regolamento comunale per la gestione del servizio di vigilanza ambientale sul territorio; l’approvazione del regolamento comunale per la disciplina dei servizi di smaltimento dei rifiuti urbani e della raccolta differenziata; l’approvazione del regolamento per la tutela del benessere degli animali e la loro convivenza con i cittadini.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il bluff liquidazione dell'Atm, i dubbi di tre consiglieri in una proposta di delibera

MessinaToday è in caricamento